Il Tachifludec è un farmaco diffusamente usato per trattare raffreddore e influenza. E’ uno dei medicinali da banco della casa farmaceutica Angelini e la sua composizione, il cui principio attivo è il paracetamolo insieme all’acido ascorbico e al fenilefrina cloridrato, è un ottimo mix di ingredienti per combattere i classici malanni stagionali. Bene, ma quando va preso Tachifludec, e dopo quanto fa effetto? Approfondiamo usi, posologia e controindicazioni legate all’utilizzo del farmaco unitamente alle differenze che intercorrono con la tachipirina.
A cosa serve il Tachifludec? Si usa per il trattamento del dolore, della febbre e della congestione. Nonché nel trattamento a breve termine dei sintomi del raffreddore e dell’influenza, inclusi il dolore di lieve/moderata intensità e la febbre, solo quando questi sono associati a congestione nasale.
Questo medicinale, per il cui acquisto non è necessaria la ricetta, svolge funzione di antipiretico e antinfiammatorio, perciò il suo utilizzo è raccomandato proprio in caso di temperatura elevata. In particolare, così come riportato sul sito ufficiale del farmaco,
Il paracetamolo è infatti anche il principio attivo della classica Tachipirina, uno dei farmaci più usati per combattere la febbre alta. A tal proposito, a chi si chieda che differenza c’è tra Tachipirina e Tachifludec, rispondiamo che, nonostante entrambi a base di paracetamolo, il secondo contiene i principi attivi specificati in apertura. La Fenilefrina, assente nella Tachipirina, ha proprietà decongestionanti utili in caso di raffreddore.
Se ci soffermiamo sugli effetti del Tachifludec sulla tosse, va detto che la presenza di fenilefrina cloridrato aiuta a decongestionare le vie respiratorie, quindi può avere un blando beneficio indiretto sulle cause scatenanti del problema. In verità, per un effetto mirato contro gli accessi di tosse, sarebbe necessario adoperare farmaci dalle proprietà sedative, in aggiunta all’azione del Tachifludec. Prima di assumere qualunque tipo di medicinale è bene però consultare sempre il medico, che potrà suggerire anche uso e tempi corretti per l’utilizzo, scongiurando effetti avversi dati da un uso scorretto o da sovrapposizioni errate.
In quanto agli effetti sul mal di gola, il farmaco non contiene principi attivi che possano esplicare effetto curativo su tale malessere. Tuttavia, avendo un’azione sulla tosse, può alleviare il mal di gola grazie alla sua azione antidolorifica. Ma non si può affermare che abbia diretto effetto sul mal di gola, per il trattamento del quale esistono certamente dei farmaci più utili.
Come anticipato, può essere utile nel trattamento di dolore di lieve/moderata intensità così come del mal di testa, quando questo è associato alla congestione nasale. In assenza di uno stato influenzale, non c’è motivo di prendere il Tachifludec per il mal di testa, meglio optare per un farmaco mirato, suggerito naturalmente dal farmacista o dal proprio medico.
Il Tachifludec non viene menzionato, nello specifico, tra i farmaci utili nel trattamento del Covid. Tuttavia, l’Agenzia del Farmaco suggerisce una terapia sintomatica in caso di Covid, specificando come farmaci da utilizzare sotto il controllo del medico siano paracetamolo in caso di febbre alta e dolori o ibuprofene, in caso di fastidioso mal di gola. In particolare, paracetamolo o FANS possono essere utilizzati in caso di febbre o dolori articolari o muscolari (a meno che non esista chiara controindicazione all’uso). A questo proposito vi invitiamo a leggere le direttive riguardo i Farmaci utilizzabili per il trattamento della malattia COVID-19 redatte dall’Agenzia Italiana del farmaco.
Tachifludec, quando prenderlo, quindi? Riassumendo, è adatto per il trattamento sintomatico dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi che sono correlati ad essi, e vanta inoltre un’azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori. Questi sono i casi in cui è consigliato e ragionevole prenderlo (ci teniamo a ribadire, sempre sotto il controllo di un medico).
Sebbene il Tachifludec sia acquistabile senza ricetta medica, non significa che il medicinale sia esente da controindicazioni. Innanzitutto è bene ricordare che è sconsigliato per bambini sotto i 12 anni di età e per chi ha problemi di insufficienza renale. L’uso del Tachifludec, salvo diverso parere medico, non può protrarsi oltre i tre giorni consecutivi ed è vivamente sconsigliata l’assunzione di più di tre bustine nell’arco delle 24 ore. Un consumo errato del prodotto può portare ad effetti collaterali anche gravi o peggiorare gli stessi.
Si possono presentare:
Se pianificate una gravidanza, se siete già in dolce attesa o se state allattando, il farmaco potrà essere usato solo dopo aver consultato il proprio medico. Ciò in quanto alcuni dei suoi principi attivi potrebbero essere potenzialmente pericolosi per il feto. Inoltre, il paracetamolo è escreto nel latte materno anche se in quantità clinicamente non significative. L’acido ascorbico anche, ma non sono attualmente noti gli effetti che potrebbe comportare nel bambino. Naturalmente vi invitiamo a leggere sempre attentamente il foglietto illustrativo cha accompagna il farmaco.
Come prendere Tachifludec è presto detto. Non dovrete far altro che sciogliere il contenuto di una bustina in un bicchiere d’acqua molto calda. Dopodiché – se lo riterrete necessario – potrete farlo raffreddare leggermente diluendo con acqua, oppure dolcificarlo. In quanto alla posologia di questo farmaco, indicato comunque solo per brevi periodi di trattamento, nei casi di adulti e bambini al di sopra dei 12 anni, andrà assunta una bustina ogni 4-6 ore. Quanti Tachifludec al giorno si possono prendere? Fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore.
Prima di associare altri farmaci durante il trattamento (operazione che andrebbe fatta non prima di aver consultato il proprio medico), andrà controllato che essi non contengano lo stesso principio attivo, dal momento che – se assunto in dosi troppo elevate – il paracetamolo rischia di provocare gravi reazioni. Si sconsiglia inoltre di utilizzare il prodotto se il paziente è in trattamento con antinfiammatori.
Attenzione anche alla conservazione del prodotto, che dovrebbe essere tenuto in luogo buio e poco umido, ad una temperatura sempre inferiore ai 25° C, all’interno della sua confezione originaria e lontano dalla portata dei bambini o degli animali domestici. Evitate sempre l’assunzione del farmaco oltre alla data di scadenza riportata sulla confezione e non gettatelo nella spazzatura o negli scarichi di casa trascorsa questa. Conferitelo negli appositi cassonetti siti nei pressi delle farmacie.
Il farmaco è disponibile in commercio sotto forma di bustine da disciogliere in acqua o altro liquido caldo. Le confezioni sono di due formati, quella da 10 buste, declinata in quattro diversi aromi (limone, limone e miele, tachifludec all’arancia, menta) e quella da 16, disponibile solo in versione limone e miele. Il costo del Tachifludec in pacco da 16 bustine si aggira sui 10-11 euro, mentre quello da 10 va dai 5 ai 7,50 euro. In molte parafarmacie l’acquisto è particolarmente vantaggioso, soprattutto se si precede la stagione dell’influenza.
I prodotti utili nel trattamento degli stati influenzali sono diversi. Impossibile stabilire a priori qual è il migliore farmaco per il raffreddore. La scelta deve essere effettuata dal medico sulla base dei sintomi manifestati dal paziente e su fattori quali la sua età, il sesso, la presenza o meno di altre patologie etc. Tra i farmaci per raffreddore più utilizzati ci sono sicuramente l’Aspirina, la Tachipirina, l’Efferalgan per raffreddore e naturalmente Tachifludec.
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