Coronavirus, tamponi in Veneto: Luca Zaia chiede l’intervento dei veterinari
Medici veterinari arruolati dal Governatore leghista Luca Zaia per eseguire i tamponi in Veneto: ecco cosa ha deciso.
Anche i medici veterinari potranno fare i tamponi in Veneto. Luca Zaia, in attesa del nuovo DPCM, ha infatti detto ai giornalisti che c’è bisogno di eseguire più tamponi. E dopo aver arruolato i medici di base veneti e aver sentito anche i medici pediatri, adesso si parla anche della possibilità di chiamare “alle armi” i medici veterinari. Il Comitato di crisi per l’emergenza Covid, indetto per martedì 3 novembre e coordinato dal dottor Paolo Rosi, apre a questa possibilità.
Ho dato disposizione di convocare i rappresentanti dei 2.450 veterinari in Veneto per fare i tamponi. L’uomo è un mammifero, tutti i mammiferi hanno sette vertebre cervicali, allattano il neonato e i veterinari sono esperti di questo. Non è nulla di trascendente pensare di fare un percorso con i veterinari, se fossero disponibili per fare i tamponi.
Tamponi in Veneto, già precettati 3mila medici
Il Governatore Luca Zaia, sabato 31 ottobre, aveva già firmato un’ordinanza per precettare 3mila medici di base, per eseguire i tamponi rapidi ai pazienti. Per la prima volta questo esame fondamentale per poter diagnosticare il Coronavirus viene eseguito fuori dagli ospedali. Il Presidente prevede una sanzione per chi si sottrarrà a questa richiesta da parte della Regione.
Molti medici di base, infatti, avevano manifestato la loro contrarietà, pensando di trovarsi di fronte all’ennesima scelta scaricabarile. Visto che gli ospedali non sono riusciti ad organizzarsi per eseguire tutti i tamponi necessari, toccherà a loro. Ma Luca Zaia non ammette repliche e risponde a quanti sono in disaccordo:
Abbiamo dovuto fare una mediazione per arrivare all’accordo e qui non esiste l’obiettore di coscienza. I medici, di cui riconosciamo il sacrificio, sono remunerati. E’ una rivoluzione: se tutti collaboriamo, complichiamo di meno la vita dei cittadini. Lo stesso accordo sarà al centro dell’incontro con i 500 pediatri della regione.
Foto di Vesna Harni da Pixabay