Tatuaggi, il 30% degli italiani tatuati li vuole rimuovere
Il 30% del popolo di tatuati italiani si pente e ricorre al laser per rimuovere i tattoo, ma non è così facile.
In Italia sono 7 milioni le persone che hanno deciso di farsi un tatuaggio. E il 30% di questi, secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, si è pentito della scelta fatta: sono così tanti gli italiani tatuati, infatti, che ci ripensano e vorrebbero cancellare quel segno impresso sulla propria pelle, vuoi magari perché hanno scelto un tattoo troppo grosso e ingombrante, che tolti i vestiti invernali si vede troppo, o vuoi perché hanno deciso di tatuarsi il nome del partner, che ormai è un antico ricordo.
Rimuovere i tatuaggi, però, non è così facile come sembra, anche perché ci vogliono almeno otto sedute di laser per cancellarli: e la rimozione non è assolutamente indolore. Ma quali sono i simboli che causano maggior pentimento? Il 61% riguarda le iniziali degli ex, il 45% disegni fatti male dal tatuatore e il 41% tattoo fatti con amici che oggi non possiamo nemmeno più vedere. Il 17% dei tatuaggi che si vogliono rimuovere, invece, riguarda fedi politiche o religiose, ma c’è anche chi si pente della squadra del cuore.
Nel 54% dei casi si tratta di donne pentite, per lo più manager e professionisti nella fascia di età 30-40 anni. Per tutti i pentiti Maurizio Valeriani, primario di chirurgia plastica all’ospedale San Filippo Neri di Roma, ricorda di rivolgersi a personale esperto:
[quote layout=”big”]Per verificare che il tatuaggio sia eliminabile bisogna fare prima una serie di test perché i disegni hanno diversi colori e non tutti sono sensibili al laser. Sul bianco, ad esempio, il laser può anche non funzionare. E’ più semplice, inoltre cancellare disegni di un solo colore.[/quote]
Via | Repubblica