Vi capita mai di disconnettervi per qualche ora e di avere fame di social network, mail e chat? Le vacanze sono una buona occasione per testare la nostra e-dipendenza e liberarci dal tecnostress. Se ormai facciamo il check-in persino a casa nostra, è tempo di farci qualche domanda.
Per la precisione, cinque domande. Quelle che pone Daniel Sieberg in The Digital Diet: The 4-step plan to break your tech addiction and regain balance in your life.
Acerrimo nemico del tanto osannato multitasking, cui nostro malgrado ci costringono le decine di applicazioni e finestre aperte, Sieberg ci mette davanti al nostro e-peso. E c’è da scommetterci che abbiamo tutti qualche chilo in più. Provate a rispondere, con sincerità, ai cinque punti del test seguente.
La brutta notizia è che è sufficiente aver risposto sì anche solo ad una di queste domande per essere e-sovrappeso. La dieta digitale proposta da Sieberg prevede un periodo di disintossicazione graduale. Si parte con un fine settimana con tutti i dispositivi spenti e si arriva fino ad una settimana intera completamente offline (lavoro permettendo, magari in vacanza).
Sieberg ci consiglia di annotare i cibi di cui andiamo più ghiotti in base al numero di ore che gli dedichiamo. C’è chi trascorre più ore su Facebook, chi immerso nei giochi online, chi in chat. Insomma, un po’ come per le intolleranze alimentari, dobbiamo sapere qual è il dispositivo, il social network piuttosto che la piattaforma che ci ruba troppo tempo per diminuirne l’uso. Escludendo le ore lavorative, la nostra razione quotidiana, dopo la fine del digiuno settimanale, non dovrebbe superare un’ora. Decisamente troppo a stecchetto. E poi come la mettiamo con gli attacchi di fame nervosa…? Sieberg, non rischieremo il denutrimento?
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