Terra dei fuochi, la qualità del cibo è al sicuro
A rassicurare i consumatori sono le analisi condotte dal Mipaaf
La vicenda della Terra dei fuochi ha fomentato le preoccupazioni non solo per la salute dei cittadini residenti nella zona compresa tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, ma anche dei consumatori dei prodotti provenienti da quel territorio contaminato dai fuochi tossici appiccati alle discariche abusive. Oggi, però, nuovi dati diffusi dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) rassicurano sulla qualità del cibo proveniente dalla Campania.
I risultati dei controlli svolti tra il primo novembre e il 31 dicembre 2013 dall’Icqrf, l’Ispettorato centrale della qualità e repressioni frodi del Mipaaf, hanno infatti rilevato solo 1,5 irregolarità ogni 100 prodotti analizzati, nonostante il numero dei controlli effettuati sia stato triplicato per garantire, utilizzando le parole del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo,
un’azione capillare e profonda che ha come obiettivo quello di tutelare i consumatori e anche i produttori onesti.
L’Icqrf ha condotto 151 controlli su 144 operatori e numerose verifiche nei comuni limitrofi alla Terra dei fuochi. In totale sono stati esaminati 325 prodotti. Una particolare attenzione è stata posta nei confronti dei settori più a rischio: quelli ortofrutticolo e delle conserve vegetali (178 prodotti) e quello lattiero-caseario (65 prodotti che coprono tutti i caseifici produttori di Mozzarella di Bufala Campana DOP).
Quella rilevata, pari all’1,5% circa, è una percentuale di irregolarità giudicata dal Ministro “nettamente inferiore alla media di analoghe campagne condotte sul territorio nazionale”.
Questi risultati
ha commentato De Girolamo,
sono una risposta concreta e fanno parte della strategia che il Governo sta mettendo in campo per fronteggiare l’emergenza della Terra dei fuochi. Un’attività che proseguirà e sarà ancora incrementata. Allo stesso tempo è necessario e urgente tutelare l’agroalimentare campano e nazionale che sta ancora subendo perdite ingenti e danni d’immagine difficilmente quantificabili.
Un esempio su tutti di questa situazione è ciò che è accaduto nello scorso mese di novembre, quando le vendite dei prodotti tipici italiani sono calate del 35-40%.
Un caso per tutti è quello della Mozzarella di Bufala Campana Dop
ha spiegato il Ministro, precisando che
oltre ai test effettuati in Germania, anche quelli del nostro Ispettorato hanno confermato che i campioni analizzati sono risultati tutti regolari sotto il profilo del contenuto in sostanze inquinanti.
Non sembra, quindi, che ciò che accade in questo territorio metta particolarmente in pericolo chi consuma i suoi prodotti: la Mozzarella di Bufala Campana Dop avrà ancora lunga vita.
Via | Mipaaf