Test Covid-19: nel Regno Unito si sperimenta il tampone cutaneo
Nel Regno Unito si sperimenta un nuovo test Covid-19 basato sul tampone cutaneo. Più efficace e meno invasivo.
Un nuovo test Covid-19 è in fase sperimentale nel Regno Unito, un metodo alternativo ai classici test antigenici e molecolari, che promette maggiore accuratezza pur essendo meno invasivo. Si tratta di un tampone cutaneo, che usa le secrezioni di sebo come cartina al tornasole per rilevare il virus. Niente muco o sangue quindi, riducendo i disagi in chi si sottopone all’analisi.
Un team guidato da ricercatori dell’Università del Surrey ha recentemente pubblicato un documento che descrive questo nuovo metodo per rilevare il COVID-19 nel corpo umano. Il documento appare su The Lancet – EClinicalMedicine e spiega nel dettaglio in cosa differisca questo tampone rispetto agli altri e come funziona.
La ricerca parte da un principio, ossia che il Coronavirus, come molte altre malattie, sia in grado di alterare il lipidoma cutaneo e che tali alterazioni possano essere rilevate da un patch. L’autore principale dello studio Matt Spick afferma:
Il COVID-19 danneggia molte aree del metabolismo. In questo lavoro, dimostriamo che il lipidoma cutaneo può essere aggiunto all’elenco, il che potrebbe avere implicazioni per la funzione di barriera della pelle, oltre ad essere un sintomo rilevabile della malattia stessa
In pratica, il test del tampone di sebo funziona analizzando i possibili cambiamenti che il virus provoca nel corpo. L’idea è innovativa, ma non del tutto nuova. Infatti ricerche simili sono già state condotte con esiti positivi a proposito di Parkinson e diabete di tipo 1. Anche in questo caso erano stati rintracciati cambiamenti nelle secrezioni sebacee.
Tampone cutaneo per Covid-19: i risultati
Il team medico ha prelevato campioni da 67 volontari ospedalizzati. Dei partecipanti, 37 sono risultati negativi per COVID-19 e 30 sono risultati positivi. I ricercatori hanno raccolto tali campioni tamponando una garza sulla pelle della parte superiore della schiena dei partecipanti. Questo il commento da parte degli autori della ricerca:
Il campione può essere raccolto facilmente e in modo non invasivo tramite un tampone delicato delle aree cutanee ricche di sebo, ad esempio il viso, il collo o la schiena
I profili lipidici hanno mostrato che i livelli di alcuni lipidi erano inferiori nei partecipanti che erano risultati positivi per COVID-19 rispetto alle persone che erano risultate negative. In particolare, gli autori dello studio hanno notato che nei volotari risultati postivi al Coronavirus, i trigliceridi sulla cute erano notevolmente più bassi rispetto ai soggetti negativi.
La ricerca è ancora nelle fasi preliminari, ma fa ben sperare nel futuro. Tanto che la coautrice senior dello studio, la Dr. Melanie Bailey, ritiene che gli operatori sanitari potrebbero utilizzare questa opzione di test molto presto:
Sfortunatamente, lo spettro di future pandemie è saldamente in cima all’agenda della comunità scientifica. Il nostro studio suggerisce che potremmo essere in grado di utilizzare mezzi non invasivi per testare malattie come COVID-19 in futuro. Uno sviluppo che, sono certa, sarà accolto con favore da tutti
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