Test di Medicina 2015, le ultime novità: oggi gli esami di ammissione all’Università Cattolica
Tutte le ultime notizie relative al Test di Medicina 2015, il test di ingresso per poter accedere alle facoltà di Medicina del nostro paese.
Oggi gli esami di ammissione all’Università Cattolica
31 marzo 2015
Oggi, a partire dalle ore 11, si terranno gli esami di ammissione alla facoltà di medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria dell’Università Cattolica. Le prove di selezione si terranno presso l’Ente Fiera Roma: saranno più di 6.000 candidati al concorso di ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico.
Per la precisione sono 5.738 i candidati per Medicina, con una prevalenza di donne, 3.581, rispetto agli uomini, 2.157. In tutto ci sono 270 posti disponibili, per un rapporto di circa 1 ammesso ogni 21 candidati. Sono 365 i candidati per i 25 posti di Odontoiatria (179 femmine e 186 maschi), 1 ammesso ogni 15 partecipanti.
I candidati provengono da ogni parte d’Italia e nel dettaglio, rispettivamente per Medicina e Odontoiatria, 1.202 e 96 dal Lazio, 1.207 e 67 dalla Campania, 809 e 59 dalla Puglia, 658 e 40 dalla Sicilia, 440 e 22 dalla Calabria, 189 e 14 dall’Abruzzo, 195 e 14 dalla Lombardia.
Il Bando di concorso per l’anno accademico 2015-16 ai corsi di laurea a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria ha stabilito che l’ammissione avverrà dopo un test con 120 domande a risposta multipla: 90 test psico-attitudinali (logica, ragionamento spaziale visivo, comprensione brani, attenzione e precisione, ragionamento numerico, problem solving), 20 test di conoscenza della lingua inglese e 10 test di cultura religiosa.
I risultati delle prove verranno ufficializzati entro il 15 aprile 2015.
(p.c.)
Via | Il Velino
Ancora polemiche sui test di accesso
26 marzo 2015
Ancora polemiche sui test di ingresso alle facoltà di medicina che, secondo il ministro dell’istruzione Giannini, dovranno tenersi nelle prime settimane del mese di settembre: polemiche che riguardano sia il test di medicina 2015, sia il test per le scuole di specializzazione, che arrivano dal pasticciaccio dello scorso mese di ottobre.
Mario Mantovani, assessore lombardo alla salute, commenta così l’attuale stato dei test di medicina:
Il governo faccia in modo che le nostre università diano servizi adeguati, a cominciare dai giovani che non passano i test e che finiscono chissà dove. Come può una regione come la Lombardia con tutte le sue università, non accogliere tutti i nostri giovani?
Ci si chiede in particolare perché venga reso così difficile l’accesso, quando nelle corsie servono 4200 medici. Ma vengono messi in discussione anche i quiz stessi:
Non basta un semplice test per fare una buona selezione le università trovino nuove modalità. Lo stesso discorso vale per le specialità. Alla fine i giovani perdono anni ed anni. Quando li facciamo lavorare?
Anche i rettori si lamentano: queste le parole di Massimo Clementi, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università Vita e Salute del San Raffaele.
Non siamo soddisfatti del metodo usato per le selezioni. I quiz trascurano aspetti importanti. Ad esempio non ci dicono quanto un ragazzo è motivato a studiare medicina. Gli studi sono lunghi quindi per noi sarebbe importante saperlo. Bisognerebbe strutturare le selezioni in più prove: un quiz e un colloquio con test finale per valutare meglio i ragazzi.
E ci sarebbero da rivedere anche i test per le scuole di specializzazione, dal momento che i finanziamenti statali non sarebbe sufficienti a coprire il fabbisogno reale.
Insomma, tutti scontenti: studenti, rettori, politici…
(p.c.)
Via | IlGiornale
Le simulazioni per prepararsi online
25 marzo 2015
Come è possibile allenarsi per potersi preparare al meglio per il test di medicina 2015 che si terrà nel prossimo mese di settembre? Per tutti gli aspiranti medici sono diverse le risorse a disposizione che possono essere utilizzate per arrivare preparati a quel giorno tanto importante per la loro carriera accademica e professionale.
E’ consigliato consultare i test degli anni precedenti, disponibili in rete e facilmente consultabili, ma c’è un piccolo problema: il ministro dell’istruzione Giannini ha più volte ripetuto che quest’anno i quesiti saranno leggermente diversi rispetto al passato, con meno domande di cultura generale e più domande legate a materie strettamente collegate con il percorso di studi. Quindi potrebbe essere difficile fare solo affidamento sulle prove del passato.
Sicuramente dovremo tenerle d’occhio, anche perché materie specifiche come chimica, biologia e fisica rimarranno oggetto di esame per tutti gli aspiranti medici, che potranno contare anche sui nuovi libri per prepararsi all’esame. Fare delle simulazioni dei test di medicina degli anni passati, poi, potrebbe aiutare gli studenti a prendere confidenza con modalità di presentazione delle domande e anche con il tempo a disposizione.
Sul sito Studenti.it sono disponibili molti test di simulazione: ci sono i test di simulazione completa per Medicina e Odontoiatria degli anni passati, ma anche quesiti più specifici che riguardano le prove di cultura generale, biologia, chimica, matematica, fisica, logica, oltre che test di verifica su nozioni base legate strettamente al lavoro di medico.
Le date degli esami
17 marzo 2015
Test di Medicina 2015, abbiamo le date. Dopo tanto mistero in merito alle date degli esami per l’accesso alle facoltà di medicina del nostro paese, finalmente il Ministero si è espresso, annunciando quando si terrà il tanto atteso quanto criticato test di ingresso. Si ritorna al passato, con un test di ingresso in programma a settembre.
E’ stato il Ministro Giannini ad annunciare che le prove di accesso alle facoltà di medicina si terranno tra l’8 e il 9 settembre, sottolineando che le domande del test di ingresso saranno diverse: da quest’anno sarà concesso meno spazio alle domande relative alla cultura generale, per dare più spazio alle domande più legate al corso di laurea.
Il Ministro, inoltre, nel corso del Question Time al Senato del 12 marzo ha sottolineato che è ancora nei suoi programmi il cambiamento del sistema di accesso alle facoltà di medicina, con modifiche relative all’attuale sistema del numero chiuso italiano. Il modello potrebbe essere quello francese, con un test di sbarramento a metà o alla fine del primo anno di università e non prima dell’iscrizione.
Ecco le parole del ministro:
Io non ho mai confuso il numero programmato con l’accesso per selezione. Sono due cose completamente diverse, quindi ribadisco che il numero programmato in una facoltà come quella di medicina una misura sana e che, rispetto alle generazioni degli anni Settanta e Ottanta, ha portato a una didattica qualitativa. Non è l’unico fattore che rende il nostro sistema sanitario eccellente, ma è uno di essi. Che poi questo sia il migliore strumento per la selezione (cioè quello in corso fino ad oggi), come ho già detto in altre occasioni, non ne sono affatto convinta: è un sistema imperfetto che dobbiamo cominciare a migliorare. Il mio auspicio è che in qualche tempo, forse anche in un anno, si possa arrivare ad avere le condizioni per il cosiddetto modello alla francese.
(p.c.)
Via | Studenti
Diminuiscono i posti disponibili nelle facoltà italiane
11 marzo 2015
Diminuiscono i posti nelle facoltà a numero chiuso di medicina e odontoiatria. Mentre sono ancora attesi i bandi di concorso per gli esami di accesso a questi corsi di laurea, la cui data dovrebbe essere fissata entro il 31 luglio (il bando dovrebbe uscire entro la fine del mese di aprile sui siti ufficiali del Miur), ecco che arriva una brutta notizia per tutti gli aspiranti medici.
Il Sole 24 Ore ha anticipato i numeri dei posti disponibili nelle varie facoltà a numero chiuso: non si tratta di dati ufficiali, dal momento che intorno a bandi, domande, punteggi, date e anche numero di candidati che verranno accettati nelle università con test di ingresso a sbarramento aleggia ancora un mistero che il Ministero non ha ancora sciolto.
Il numero dei posti disponibili per le facoltà di medicina si misura in base al potenziale formativo delle università, che il Miur stabilirà entro la fine del mese di marzo, e in base alla rilevazione dei fabbisogni formativi effettuata dal Ministero della Salute insieme alle Regioni: tutto sarebbe già pronto, anche se manca la ratifica da parte della Conferenza Stato-Regioni.
Da quello che emerge dalle prime rivelazioni, i posti disponibili per medicina e odontoiatria sono in calo: il fabbisogno per Medicina e Chirurgia passa da 10.693 a 10.222 con 471 posti in meno (-4,4%), mentre il fabbisogno per Odontoiatria scende da 844 a 700 con 144 in meno (-17%). Le regioni che hanno diminuito maggiormente i posti sono Veneto, Lazio, Campania, Sicilia e Sardegna, contro un lieve aumento di Lombardia e un incremento più copioso della regione Puglia.
(p.c.)
Via | Studenti
Le date degli esami delle Università private
04 marzo 2015
Dopo aver fatto chiarezza in merito ai test di ingresso alle scuole di specializzazione di medicina statali per l’anno accademico 2015-2016 sulle possibilità date di uscita del bando ufficiale di concorso, che dovrebbe arrivare entro la fine di aprile, e sulle date dell’esame, che verranno fissate entro il 31 luglio, ecco che per quello che riguarda i test di medicina è venuto il momento di fare chiarezza sulle risorse per potersi preparare agli esami.
Molti studenti in questi giorni si stanno preparando per affrontare i test di medicina 2015 di alcune università private: nelle prossime settimane ci saranno infatti i test di Medicina e Chirurgia, di Medicina in inglese e di Odontoiatria e protesi dentaria per l’anno accademico 2015/2016 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dell’Università San Raffaele di Milano.
L’ateneo romano effettuerà i test il 19 marzo 2015 presso Fiera Milano City per i corsi di Medicina e Chirurgia, con 100 posti disponibili, e Medicina e chirurgia in inglese, con 72 posti disponibili (iscrizioni entro le ore 11.30 del 10 marzo 2015), mentre nell’ateneo milanese i test si svolgeranno il 31 marzo 2015 presso Ente Fiera Roma, per corsi di Medicina e Chirurgia, con 270 posti disponibili, e Odontoiatria e Protesi Dentaria, con 25 posti disponibili (iscrizioni entro il 20 marzo 2015).
Per potervi preparare meglio il consiglio è quello di effettuare le prove di accesso degli scorsi anni, ma esiste anche un gruppo su Facebook dove chiedere informazioni e rimanere aggiornati. Esistono anche dei libri che si possono utilizzare per la preparazione, con test che possono essere simulati.
(p.c.)
Via | Studenti
Sì al rientro dalle facoltà straniere, ma solo se c’è posto
30 gennaio 2015
Gli studenti di medicina che sono stati bocciati ai test in Italia e che sono iscritti in atenei stranieri possono rientrare in Italia, accedendo alle nostre facoltà, senza dover sostenere un nuovo test. A patto che ci siano posti disponibili e dopo quello che è stato definito come un “rigoroso vaglio“. Questa la decisione che è stata presa dai giudici del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria.
La decisione dei giudici mette la parola fine su una questione davvero molto delicata e particolare: la sentenza, depositata il 28 gennaio 2015, di fatto permette agli studenti che sono stati bocciati nel concorso italiano di far rientro in Italia, dopo essersi iscritti in atenei stranieri dove l’ingresso era più facile (come in Est Europa). Ma ci sono delle condizioni da rispettare.
Gli studenti di Medicina iscritti nelle Università straniere possono trasferirsi in Italia senza dover superare il test di ammissione.
Questa la decisione dei 15 magistrati guidati dal presidente Giorgio Giovannini che si sono espressi sul tema. Giudici che hanno di fatto abolito il test per questi studenti, ponendo però due condizioni ben chiare, per evitare che si aggiri il numero chiuso e per garantire la qualità dell’istruzione universitaria del nostro paese.
Ciascuna università deve accogliere le istanze degli studenti ma nel rispetto ineludibile del numero di posti disponibili per trasferimento, così come fissato dall’Università stessa per ogni accademico in sede di programmazione, in relazione a ciascun anno di corso.
Ma non sono solo i posti ad essere una discriminante nella possibilità o meno di rientrare in Italia:
L’accoglimento dell’istanza è subordinato a un rigoroso vaglio, in sede di riconoscimento dei crediti formativi acquisiti presso l’università straniera in relazione ad attività di studio compiute, frequenze maturate ed esami sostenuti, della qualificazione dello studente, secondo parametri che ogni ateneo potrà predeterminate.
Dunque, via libera al rientro, ma solo se ci sono posti a disposizione e se crediti, frequenze ed esami verranno validati dall’ateneo scelto.
(p.c.)
Via | Corriere
Le novità dalla seconda audizione del ministro alla Camera
28 gennaio 2015
Martedì 27 gennaio 2015, presso la Camera dei Deputati, il ministro dell’istruzione Giannini si è presentata per la seconda audizione dedicata proprio ai test di accesso alle facoltà di medicina. Il ministro ha parlato in particolare delle scuole di specializzazione in Medicina, ma anche delle novità che potrebbero presto riguardare i test per poter accedere alle facoltà di medicina del nostro paese.
Finora è stato detto che i test si terranno nuovamente nel mese di settembre e non più ad aprile, come l’anno scorso, anche se non è ancora disponibile un bando che possa stabilire con certezza tempistiche e modalità dell’esame stesso. Rimane il punto fermo che il test per il numero chiuso alle facoltà di medicina non è un metodo adatto a selezionare gli studenti per meritocrazia e attitudine, non corrispondendo nemmeno alle esigenze dello stesso mercato del lavoro.
Inoltre, il ministro ha sottolineato ancora una volta l’importanza dell’orientamento, per aiutare gli studenti dell’ultimo anno delle superiori a valutare quali facoltà sono nelle loro corde, evitando l’iscrizione di massa ai test di ingresso come avvenuto negli ultimi anni. Insomma, la seconda audizione ha ribadito cose già dette, niente di nuovo all’orizzonte!
(p.c.)
Via | Studenti
Nuovo ricorso contro il test a numero chiuso
27 gennaio 2015
Al via un nuovo ricorso contro il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di medicina. Mentre attendiamo la nuova audizione del Ministro Giannini presso la Camera dei Deputati, per parlare anche del test di medicina 2015, ecco che l’Avvocato Bonetti ha annunciato l’avvio di un nuovo possibile ricorso.
Dopo la decisione del Tar di avviare le ammissioni in sovrannumero, ecco che anche altri studenti hanno deciso di fare ricorso per quello che riguarda i test di medicina che si sono svolti nel mese di aprile 2014. L’Avvocato Bonetti, infatti, sottolinea che ci sarebbero gli estremi per altri studenti per poter accedere alle facoltà: si tratta dei candidati che sono in graduatoria ma che non hanno aderito ancora a nessun ricorso. Il ricorso si appella al fatto che la conferma di interesse che il Miur ha di fatto reso obbligatoria per poter rimanere nel proprio posto in graduatoria è un provvedimento illegittimo.
Ecco cosa si legge nel sito dell’Avvocato Michele Bonetti, che già in passato si era preso carico delle proteste degli studenti con altri ricorsi legati ai test di medicina e ai test per le scuole di specializzazione:
Carissimi. A nostro avviso e ad avviso della giurisprudenza, una dichiarazione d’interesse siffatta non è legittima e potrebbe determinare che soggetti con un punteggio utile (anche alla fine degli scorrimenti) per collocarsi in graduatoria si vedano superare da altri che hanno fatto la dichiarazione d’interessi. A nostro avviso, in questo caso, vi è la possibilità di richiedere l’ammissione soprannumeraria. Questa nuova tipologia di ricorso è diretta a studenti che non hanno effettuato ricorso fino ad oggi e, dunque, non ammessi in sovrannumero.
(p.c.)
Via | Studenti
Avvocato Bonetti, “Speravo in una riforma dell’accesso programmato”
20 gennaio 2015
L’avvocato Michele Binetti, il legale dell’U.D.U. che ha permesso a più di 7mila studenti che hanno partecipato ai test di accessori di essere ammessi in sovrannumero, sperava che l’intervento del Ministro Giannini sulle novità del test di medicina 2015, che si terrà a settembre, fosse di altra natura. Studenti.it ha intervistato il legale, che ha sottolineato come sperasse in una riforma dell’accesso programmato, che prevedesse un nuovo sistema per impedire l’illegalità e anche i ricorsi.
L’avvocato Bonetti parla
di una pseudo – riforma, attuabile anche senza una legge e che proseguirà tutto in maniera identica; continueranno le scuole private e tutte le ulteriori forme di speculazione collegate ai test. E’ chiaro che tutti hanno interesse a non cambiare. Con le 7200 ammissioni sovrannumerarie di quest’anno e con le 2000 dello scorso anno, la programmazione è saltata ed è dunque già alla prova un sistema basato sulla selezione in corsa. Forse ci voleva più coraggio.
L’avvocato sottolinea, poi, come il ministro sia tornato sui suoi passi, dal momento che all’indomani del pasticciaccio dei test di ingresso alle scuole di specializzazione di medicina si era detto che si sarebbe potuto adottare il sistema francese, con accesso libero a tutte le matricole e sbarramento entro il primo anno:
Il Ministro è tornato indietro sui suoi passi ed ha espresso la linea dell’attuale maggioranza politica insieme al Sottosegretario Faraone, deludendo le aspettative di migliaia di studenti, giovani cittadini elettori, che continueranno ad essere esclusi dalle Università per un test e che non dimenticheranno facilmente a chi è imputabile il divieto all’accesso al sapere.
(p.c.)
Test di medicina 2015 a settembre
14 gennaio 2015
I Test di Medicina 2015 si terranno nel mese di settembre. Le date non sono ancora state rese note, ma da quanto si apprende dai tweet pubblicati in occasione dell’audizione che il Ministro Stefania Giannini ha tenuto nel primo pomeriggio del 13 gennaio 2015, si terranno nei primissimi giorni del mese di settembre. Addio dunque ai test di medicina nel mese di aprile, scelta che aveva sollevato molte polemiche e che aveva provocato la reazione degli studenti.
Davanti alle Commissioni riunite Cultura e Affari Sociali presso l’Aula della Commissione Cultura, il ministro Giannini ha parlato delle novità che riguarderanno i Test di Medicina 2015, anche alla luce dei pasticci combinati in occasione dei Test delle Scuole di Specializzazione di Medicina di ottobre 2014. Oltre al cambiamento di date, sono altre le novità che potrebbero essere introdotte per i Test di Medicina 2015.
.@SteGiannini "Quest'anno #testmedicina nella prima decade del mese di settembre" #opencamera @Montecitorio http://t.co/7Iq3G7Q2ya
— Miur Social (@MiurSocial) 13 Gennaio 2015
Quest’anno saranno attivati dei corsi di orientamento che permetteranno agli studenti delle scuole superiori di capire qual è l’università che fa al caso loro, anche attraverso test autovalutativi per misurare l’attitudine dei ragazzi.
In merito alla questione delle domande, il ministro Giannini sottolinea che il ministero cercherà
di rendere la prova una prova che sia valutativamente più qualificata che non presenti le anomalie che da quest’anno sono emerse. Ricordo che il test è normato da una legge del 1999 […] che parla genericamente di superamento di apposite prove di cultura generale sulla base dei programmi della scuola superiore. Quindi è possibile anche con la normativa vigente cercare di dare un’indicazione agli studenti che sia più diagnostica per la loro attitudine al corso di laurea che si accingono a frequentare senza scivolare su quelle domande che hanno costituito, credo a ragione, un motivo di polemica.
Il Ministro parla poi della possibilità di poter frequentare già nel 2015 dei corsi di preparazione all’interno dei singoli atenei, anche se il Miur deve aspettare le decisioni delle diverse università, che informalmente si sono già dette disponibili.
(p.c.)
Via | Studenti
Aboliti l’esame di ingresso e il numero chiuso?
31 agosto 2014
Niente Test di Medicina 2015, abolito il test di medicina per accedere alle facoltà italiane. Almeno questa è la volontà del ministro dell’istruzione Stefania Giannini: alla vigilia delle elezioni europee aveva già parlato di questa possibilità, che ora viene ribadita. Stop ai test di accesso a medicina, con la possibilità rivolta a tutti di poter accedere al primo anno di università, proponendo poi uno sbarramento finale, come avviene, ad esempio, in Francia.
Nel primo anno, dunque, insegnamenti di base comuni per i corsi di laurea di medicina, farmacia e biotecnologie e poi alla fine smistamento verso le varie facoltà, consentendo così di assorbire un numero di iscritti decisamente superiore a quello attuale per il corso di laurea in medicina. Lo sbarramento, però, potrebbe avvenire non a fine anno, ma dopo sei mesi dall’inizio delle lezioni, come prospettato dal ministro ai rettori italiani.
Dunque, dopo l’esperimento di quest’anno, con il test di medicina anticipato ad aprile, tra le proteste dei tanti studenti dell’ultimo anno delle superiori alle prese già con gli studi per la maturità, una nuova proposta per riformare l’accesso alle facoltà di medicina dei nostri atenei.
Ma i rettori delle università italiane non sono convinti: Giuseppe Zaccaria, rettore di Padova, commenta così la proposta:
Le mie riserve principali rispetto a questo modello sono due. Per quanto riguarda l’ipotesi di un tronco comune alle diverse lauree mediche, io non sono affatto convinto che la fisica che serve ai medici sia la stessa che serve agli infermieri. Quanto poi al sistema di selezione dei ragazzi, temo che affidarsi a degli esami universitari anziché a dei test “ciechi” esponga i docenti a una serie di pressioni indebite.
Potrà questa proposta accontentare gli studenti e le associazioni di questi ultimi che da tempo chiedono l’abolizione del numero chiuso e di test troppo generici e con pochi riferimenti alla reale professione che si andrà a studiare?
Foto | da Flickr di cristic
Via | Corriere