Si può mangiare il tonno in scatola in gravidanza?
Il tonno in scatola in gravidanza andrebbe sempre limitato. In primo luogo, perché il tonno è un pesce grande e molto longevo, che quindi potrebbe contenere nei suoi tessuti molto mercurio, potenzialmente dannoso per lo sviluppo neurologico del feto. Inoltre, il tonno in scatola, come tutti i cibi conservati, contiene moltissimo sale. Il tonno affumicato, infine, andrebbe proprio depennato dalla lista della spesa, perché è pesce crudo.
Fonte immagine: Pixabay
Quando una donna è in dolce attesa non deve mangiare per due, come usavano dire le nostre nonne tempo fa. Ginecologi e ostetriche oggi preferiscono dire che la futura mamma deve mangiare due volte meglio, per il proprio benessere personale e per la salute del bimbo che porta in grembo. Alcuni alimenti sono consigliati perché fanno bene nei nove mesi di gestazione. Mentre altri sono sconsigliati perché potenzialmente pericolosi. Uno di questi è spesso presente sulle nostre tavole, nelle insalatone, per condire la pasta o come piatto di pesce veloce da preparare. Si può mangiare il tonno in scatola in gravidanza?
Chi è incinta può mangiare il tonno in scatola?
In gravidanza il pesce è sempre un alimento consigliato, per il suo apporto di Omega 3 che fa bene alla salute di mamma e bebé. I pesci di taglia grande come il tonno, però, sarebbero da limitare nel consumo. Questi contengono nei loro tessuti quantità teoricamente maggiori di metilmercurio, la forma di mercurio presente nei pesci che può causare danni al sistema nervoso in via di sviluppo dei feti. Inoltre, il tonno è un pesce che vive molto a lungo rispetto ad altri esemplari: quindi, nel corso della sua vita accumula molto più metilmercurio. Meglio optare per pesci di piccola taglia o di taglia media.
Nelle donne in gravidanza il pesce può causare problemi di sviluppo neurologico al bambino. Questo non vuol dire che dobbiamo eliminare del tutto questo alimento dalla dieta di chi è incinta. Dobbiamo però limitarne il consumo, prediligendo pesci più digeribili. Inoltre, il tonno in scatola è anche dannoso per un altro aspetto: contiene, infatti, troppo sale, come accade in tutti i prodotti alimentari conservati. Il tonno affumicato, invece, è da eliminare dalla dieta, come tutti gli altri cibi affumicati, perché sono crudi.
Quanto tonno in scatola si può mangiare in gravidanza?
I ginecologi e i nutrizionisti consigliano di non mangiare il tonno e il tonno in scatola per più di una volta a settimana, considerando come dose massima quella dei 100 grammi. Di solito il tonno sott’olio o in scatola è preparato con il tonno albacares o “pinna gialla”, esemplare che appartiene genere Thunnus e alla famiglia Scombridae. Il pesce è pulito e cotto in acqua, poi inscatolato con l’aggiunta di olio e sterilizzato. Andrebbe consumato con parsimonia anche per le sue proprietà nutrizionale. 100 grammi di tonno sott’olio sgocciolato hanno 192 calorie (53& proteine e 47% lipidi). Inoltre, 100 grammi di prodotto apportano all’organismo:
- 62,3 g di acqua
- 25,2 g di proteine
- 8,1 g di lipidi
- 65 mg di colesterolo
- 0,04 mg di tiamina
- 0,11 mg di riboflavina
- 10,4 mg di niacina
- 14 µg di vitamina A (retinolo equivalente)
- 316 mg di sodio
- 301 mg di potassio
- 1,7 mg di ferro
- 7 mg di calcio
- 205 mg di fosforo
Quando non mangiare tonno in scatola?
Come già sottolineato, in gravidanza andrebbe limitato il suo consumo. Ma ci sono altri casi in cui è controindicato? Il tonno in scatola non andrebbe mai mangiato dalle persone che assumono antitubercolari. Potrebbe, infatti, contenere istamina che, in questi pazienti, potrebbe creare problemi all’apparato cardiovascolare o di ipertensione.
Ovviamente non va assunto se si ha allergia al tonno, anche se quello in scatola dovrebbe essere meno allergenico di quello fresco. Per lo stesso motivo per cui va limitato in gravidanza, andrebbe sempre limitato, per la probabilità che contenga mercurio.
Fonti: