Tonsille: i sintomi che indicano quando toglierle
La tonsillectomia è l'intervento di asportazione chirurgica delle tonsille palatine.
La tonsillectomia è uno degli interventi chirurgici più frequenti nei bambini e comune anche negli adulti. Si tratta di un intervento semplice e sicuro che in alcuni casi può essere effettuato assieme all’adenoidectomia, l’asportazione delle adenoidi. Le tonsille che vengono tolte nell’intervento di tonsillectomia sono le tonsille palatine.
Le tonsille palatine sono due linfoghiandole presenti al livello della faringe con funzione immunitaria e antinfettiva. Si distinguono dalla tonsilla faringea, più comunemente conosciuta come adenoide e dalla tonsilla linguale. Le tonsille sono le prime difese contro l’attacco di germi e batteri e per questo sono situate all’inizio del tratto digerente e respiratorio.
Le tonsille possono essere sottoposte a frequenti infiammazioni causate da raffreddamento, scarsa igiene orale o intrusione di un corpo estraneo. Nei primi due casi, i più frequenti, le tonsille si infiammano a causa di una proliferazione batterica da streptococco, pneumococco o stafilococco che provocano sintomi come ingrossamento e ingiallimento delle tonsille, febbre, tosse, dolore nel deglutire.
Le infiammazioni alle tonsille sono chiamate tonsilliti e richiedono un intervento di asportazione delle tonsille solo nel caso in cui le tonsilliti si ripetano più volte all’anno, anche 5 o 6 volte, sviluppando tonsilliti recidivanti o croniche. Le tonsille vanno tolte anche nel caso in cui e tonsilliti provochino sintomi gravi che impediscono lo svolgimento delle normali attività quotidiane, come le apnee notturne da ingrossamento delle tonsille.
Negli anni passati l’intervento di tonsillectomia veniva eseguito molto frequentemente, mentre oggi viene valutato molto attentamente visto che l’infiammazione alle tonsille spesso si risolve con una terapia medica a base di antibiotici.