
Secondo quanto riferito dai genitori di Mattia, il ragazzo ha subito una grave sottovalutazione del suo stato di salute all’ospedale generale governativo di Marsa Alam, in Egitto. I familiari sostengono che vi sia stato un errore nella refertazione delle analisi, in particolare della tomografia computerizzata (TC), che non ha portato a un intervento tempestivo. I medici, infatti, hanno tenuto Mattia solo in osservazione, mentre ipotizzavano una serie di patologie, dal diabete alla broncopolmonite, citando perfino il Covid come possibile causa di una bassa ossigenazione. Tuttavia, il ragazzo non presentava neppure sintomi come la tosse. Durante questa situazione critica, Mattia è rimasto su una lettiga d’ospedale, utilizzando un cuscino del resort, mentre i genitori cercavano senza successo di trasferirlo in una struttura più adeguata.
La famiglia e la diagnosi
La famiglia, attualmente, sta esaminando con attenzione la questione della diagnosi corretta e tempestiva, evidenziando l’urgenza di sensibilizzare il governo egiziano riguardo alla necessità di stabilire protocolli efficaci per la gestione delle emergenze sanitarie nella zona del Mar Rosso. La situazione è aggravata dal fatto che il primo ospedale attrezzato si trova a circa tre ore di distanza in auto, e non ci sono mezzi di trasporto rapidi per raggiungerlo in caso di necessità .
Turismo e sicurezza sanitaria
Ogni anno, si stima che circa quindici milioni di turisti italiani visitino l’Egitto, con un terzo di essi che si reca nella zona del Mar Rosso. I genitori di Mattia sottolineano che, nonostante le numerose immersioni subacquee praticate in questa area, anche un episodio di embolia polmonare, che potrebbe sembrare gestibile, si trasformerebbe in una situazione critica a causa della mancanza di una camera iperbarica nelle vicinanze. Questo solleva interrogativi sulla sicurezza sanitaria per i turisti e sull’importanza di una risposta adeguata in situazioni di emergenza.