Trapianto di testa, Sergio Canavero annuncia la prima operazione su una scimmia
Il chirurgo torinese Sergio Canavero propone il primo trapianto di testa. Le novità sul tema.
Il chirurgo italiano Sergio Canavero, più volte alla ribalta delle cronache per la sua proposta di eseguire il primo trapianto di testa nell’uomo, avrebbe portato a termine insieme ad uno scienziato cinese – Xiaoping Ren, dell’Harbin Medical University (Harbin, Cina) – il primo trapianto di testa in una scimmia e sarebbe riuscito a ripristinare le capacità di movimento in topi il cui midollo spinale, tagliato, sarebbe stato poi saldato con successo. Ad annunciarlo sarebbe stato lo stesso Canavero in un comunicato stampa, ricevuto dal sito di informazione Motherboard lo scorso lunedì.
Secondo quanto riportato da Motherboard, Canavero avrebbe dichiarato di aver iniziato i primi esperimenti su cadaveri umani. Il comunicato stampa reciterebbe infatti:
Un trapianto totale di testa di scimmia è stato portato a termine con successo dal gruppo del Prof Ren in Cina con l’obiettivo di testare la cross-circolazione e l’ipotermia come efficace strategia neuroprotettiva.
I primi studi su cadaveri umani sono già iniziati in Cina e saranno estesi a breve.
Xiaoping Ren avrebbe confermato a Motherboard le procedure effettuare sulle scimmie (“un paio”, coinvolte negli esperimenti lo scorso anno). Secondo lo scienziato i test riguarderebbero solo la tecnica e sarebbero serviti solo per verificare l’efficacia di metodiche come quelle utilizzate per mantenere la circolazione del sangue fondamentale per proteggere il cervello. La scimmia in questione – di cui Canavero avrebbe inviato delle immagini a Motherboard senza però autorizzarne la pubblicazione, tanto che il sito ha optato per la diffusione di quello che dichiara essere uno screengrab da YouTube – sarebbe sopravvissuta per 20-24 ore senza traumi prima di essere eutanizzata.
Nel comunicato stampa si annuncerebbe anche l’imminente pubblicazione di 7 lavori scientifici relativi alla ricerca sulle riviste Surgery e CNS Neuroscience & Therapeutics. Contattata da Motherboard, una delle riviste avrebbe confermato l’invio dei lavori da parte di Canavero, precisando però che non sarebbero ancora stati “finalizzati”, che attualmente non sono disponibili e che il comunicato sarebbe stato inviato senza che le riviste ne fossero a conoscenza. Anche Michael Sarr, editor della rivista Surgery contattato sempre da Motherboard, avrebbe parlato di “articoli che devono ancora essere revisionati più volte prima di essere eventualmente pubblicati, forse entro il prossimo mese”.
Nel frattempo, Motherboard parla di video che mostrano gli esperimenti condotti sui topi e di riprese che secondo un assistente di Canavero verrebbero conservati per interviste televisive. Non resta che attendere l’arrivo di queste o di altre prove che confermino queste dichiarazioni.
(s.s.)
Via | Motherboard
Il parere dell’esperto: “Potrebbe essere peggio della morte”
10 aprile 2015
La notizia che il primo trapianto di testa umana al mondo potrebbe essere presto realtà (o quantomeno, un tentativo in fieri) ha tenuto banco in questi ultimi giorni nel mondo della scienza, con esperti e medici impegnati a discutere sulla grandiosità più o meno opportuna dell’operazione.
Tra le voci contrarie, e non per motivi scientifici o di ricerca, si è stagliata quella del dottor Hunt Batjer, il presidente dell’American Association for Neurological Surgeons: il medico statunitense, intervistato per un parere da Christopher Hootan del giornale inglese The Independent, si è detto sconvolto dall’idea per le implicazioni psicologiche e fisiche che questo trapianto di testa potrebbe comportare.
Non lo auguro a nessuno. Non permetterei a nessuno di farlo a me. Potrebbe essere peggio della morte.
Il punto espresso dal dottor Batjer e investigato dal giornalista Hootan è proprio quello del “pensiero”: cosa succederà nel cervello di Spiridonov in caso il trapianto riesca perfettamente? Il dubbio è naturale, potente e anche impegnativo, perché effettivamente non possiamo sapere nel dettaglio come potrebbe reagire la mente del giovane scienziato russo dopo il trapianto di testa.
Letteralmente, non abbiamo idea di cosa potrebbe fare questo alla mente di Spiridonov. Non c’è modo di sapere che cosa il trapianto farà alla psiche di Spiridonov, con tutte le nuove connessioni e chimica estranea con cui la testa e il cervello dovranno subitaneamente dare i conti. Potrebbe essere un livello di insania mai sperimentato finora.
L’impressione degli esperti è che si stia pestando molto il piede sulla spettacolarità dell’operazione più che sulle reali conseguenze sulla “cavia”.
Via | Science Alert
(ari.g.)
Trapianto di testa: malato terminale si offre per il primo intervento
8 Aprile 2015
Il primo trapianto di testa umana su un altro corpo sarà presto realtà? Sergio Canavero, un chirurgo di Torino, si sta battendo da tempo perché questo avvenga e potrebbe aver trovato un “donatore” volontario per effettuare il primo intervento.
Si tratta di Valery Spiridonov, uno scienziato informatico di 30 anni di origine russa che soffre di una malattia degenerativa, l’atrofia muscolare spinale (o malattia di Werdnig-Hoffmann) che lo ha costretto sulla sedia a rotelle sin dall’età di un anno, impedendogli una vita normale dal punto di vista motorio. Dato il peggioramento progressivo delle sue condizioni muscolari, Valery Spiridonov ha contattato il dottor Canavero via Skype per iniziare a prendere accordi sulla possibilità di intervento.
Il giovane russo ha dichiarato al Daily Mail che la sua scelta è irremovibile:
La mia decisione è definitiva e non ho intenzione di cambiare idea. Ho paura? Certo che sì. Ma non è solo molto spaventoso, è anche molto interessante.
Con una condizione come quella di Valery Spiridonov, fortemente degenerativa e invalidante con il blocco completo delle funzionalità muscolari, quella del trapianto di testa su un corpo sano potrebbe essere l’unica soluzione:
Bisogna capire che non ho molta scelta. Se non provo questa possibilità, il mio destino sarà molto triste. Ogni anno il mio stato peggiora. Non lo faccio perché non abbia una vita, ma perché credo che la scienza venga sviluppata da coloro che sono pronti a prendersi dei rischi e si dedicano a questo.
Si tratterà di un evento unico al mondo dopo i primi tentativi di trapianto di testa effettuati sulle scimmie circa 45 anni fa; la procedura, denominata dal dottor Sergio Canavero HEAVEN (acronimo di head anastomosis venture), costerà attorno ai 7.5 milioni di sterline e potrà essere condotta soltanto in uno dei luoghi più specializzati al mondo, con un team di circa 150 persone che dovranno supportare il neurochirurgo durante l’operazione.
Nonostante le difficoltà a reperire fondi per il primo trapianto di testa, il dottor Canavero sembra comunque ottimista: un volontario che risponda ai requisiti, per ora, ci sarebbe.
Via | Daily Mail