Benessereblog Salute Trapianto di testa possibile entro due anni secondo il neurochirurgo Sergio Canavero

Trapianto di testa possibile entro due anni secondo il neurochirurgo Sergio Canavero

Entro due anni sarà possibile effettuare un trapianto di testa: ecco le parole di Sergio Canavero, neurochirurgo torinese che torna a far parlare di sé nuovamente.

Trapianto di testa possibile entro due anni secondo il neurochirurgo Sergio Canavero

27 febbraio 2015

Trapianto di testa

entro due anni, queste le parole del discusso neurochirurgo torinese Sergio Canavero, che afferma che è tutto pronto per un intervento davvero molto particolare, che prevede l’innesto della testa di una persona su un altro corpo.

Gli studi di Sergio Canavero, che non sarebbero esclusivi, dal momento che anche in Cina si sta procedendo per capire se è possibile un intervento di questo tipo, sarebbero arrivati ad un punto in cui il trapianto di testa potrebbe essere possibile e potrebbe avvenire entro due anni.

Il condizionale è d’obbligo quando si parla del direttore del Gruppo Avanzato di Neuromodulazione di Torino: secondo Sergio Canavero questa tecnica potrebbe salvare molte persone affette da cancro o da malattie nervose e muscolari che non possono muoversi. Avrebbe anche superato gli ostacoli che finora hanno impedito un intervento del genere, come la fusione della spina dorsale e la prevenzione del rigetto, grazie ai progressi della medicina moderna.

La rivista New Scientist sottolinea che l’annuncio da parte di Canavero avverrà in occasione della Conferenza annuale dell’American Academy of Neurological and Orthopaedic Surgeons che si terrà ad Annapolis (Maryland, Usa) nel prossimo mese di giugno.

Penso che ora siamo arrivati a un punto in cui gli aspetti tecnici sono tutti fattibili. Se la società non lo vuole, io non lo farò. Ma se questo accadrà negli Stati Uniti o in Europa, non significa che non potrà essere fatto da qualche altra parte.

Ma come avverrebbe il trapianto di testa? La testa del destinatario verrebbe congelata così come la salma del donatore, per permettere alle cellule di vivere più a lungo senza ossigeno. Il tessuto intorno al collo verrebbe sezionato e i vasi sanguigni dovrebbero essere collegati con piccoli tubi. La testa, poi, dovrebbe essere spostata sul corpo del donatore, mentre le due estremità del midollo spinale fuse insieme. Dopo tre o quattro settimane di coma indotto per impedire il movimento, il paziente dovrebbe essere in grado di sentire la testa, di muoversi e di parlare.

A questo punto non ci resta che aspettare il mese di giugno per capire se quello che dice Sergio Canavero sia vero e che la medicina è davvero pronta per il suo primo trapianto di testa!

(p.c.)

Via | Repubblica

Foto | da Pinterest di antonio vaccari

Il trapianto di testa è possibile? Le reazioni ai nuovi studi del neurochirurgo Sergio Canavero

11 agosto 2014

Silvio Viale, presidente del comitato nazionale dei Radicali Italiani, nonché medico ginecologo tra i più ferventi sostenitori dell’uso della pillola Ru486, non vede di buon occhio il lavoro e le nuove tesi esposte da Sergio Canavero: non gli piacciono le conclusioni in merito al delicato tema dei trapianti di testa nell’uomo esposte dall’ormai famoso neurochirurgo torinese. E non è la prima volta che critica il suo operato: “Un Frankenstein senza testa gioca al trapianto di cervello. Canavero non mescoli la sua follia con eutanasia, Eluana, Welby“.

Le nuove dichiarazioni arrivano dopo la presentazione delle nuove teorie di Sergio Canavero alla rivista Frontiers in Neurology: secondo il neurochirurgo torinese si possono fondere insieme dei monconi di midollo osseo tagliato attraverso un intervento chirurgico. Le sue dichiarazioni sono fondate per la rivista, che parla anche di esperimenti condotti presso il Centro Medico dell’università Heinrich-Heine di Dusseldorf, in Germania, su dei ratti, che in questo modo hanno recuperato l’uso degli arti.

Già nel 2008, Viali, in seguito alla vicenda di Greta, una ragazza risvegliata da un procedimento con stimolazione corticale, aveva usato parole pesanti, collegando questo caso a quello ormai tristemente famoso di Eluana Englaro, che ha tenuto banco per molti mesi: “Bisogna diffidare dei falsi profeti. Se qualcuno ha acconsentito per Greta ad un intervento Frankenstein, non si può non concedere la stessa prerogativa alla volontà di Eluana“.

Sergio Canavero

(p.c.)

Foto | Youtube

Via | torinotoday

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