Trombosi arteriosa e venosa, le differenze che (forse) non conosci
Trombosi arteriosa e venosa: quali sono le differenze fra queste due condizioni? Scopri le curiosità che ancora non conosci
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Esistono delle differenze fra la trombosi venosa e la trombosi arteriosa? E quali fattori aumentano il rischio di sviluppare una di queste due condizioni? La trombosi è una condizione che si verifica quando si formano dei coaguli di sangue all’interno dei vasi sanguigni. Questi coaguli, meglio noti con il nome di “trombi”, possono ostacolare il normale flusso sanguigno, provocando delle conseguenze anche molto gravi per la salute e per l’incolumità del paziente.
Molto spesso si sente parlare di trombosi venosa, di embolia polmonare, di trombosi arteriosa e di emboli. Ma di cosa si tratta esattamente? E chi corre dei rischi maggiori di sviluppare una trombosi?
In questo articolo vogliamo fare un po’ di chiarezza in merito a tutti questi termini, e vogliamo anche scoprire quali sono le differenze fra trombosi venosa e trombosi arteriosa e come prevenire entrambe le condizioni.
Cosa si intende per trombosi?
Quando si parla di trombosi, ci si riferisce sostanzialmente a una patologia che può causare un rallentamento o può persino ostruire la normale circolazione del sangue. Ciò avviene quando all’interno dei vasi sanguigni si viene a formare un trombo, vale a dire un grumo di sangue composto da globuli bianchi, da globuli rossi, da fibrina e da piastrine.
Il trombo, a sua volta, potrebbe frammentarsi formando il cosiddetto “embolo”. Quest’ultimo, viaggiando attraverso il flusso sanguigno, può arrivare fino al cuore, fino ai polmoni o al cervello, provocando delle conseguenze potenzialmente molto gravi per la salute del paziente, conseguenze potenzialmente fatali.
Come avrai intuito, qualunque vaso sanguigno può essere interessato da un simile fenomeno, sia che si tratti di una vena (ovvero un vaso sanguigno che porta il sangue dal corpo al cuore), sia che si tratti di un’arteria (e cioè il vaso sanguigno che trasporta il sangue ossigenato e ricco di nutrienti dal cuore fino a tutto il resto del corpo e fino ai tessuti).
Nel primo caso si parlerà di trombosi venosa, mentre nel secondo caso, ci troveremo di fronte a alla cosiddetta trombosi arteriosa.
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Che differenza c’è fra trombosi venosa e trombosi arteriosa?
Oltre che per i differenti vasi sanguigni coinvolti, la trombosi venosa e quella arteriosa si distinguono anche per altri fattori molto importanti che vedremo illustrati di seguito.
Le diverse cause della trombosi venosa e arteriosa
Uno degli elementi che differenzia queste due condizioni è rappresentato dalle possibili cause sottostanti. Nel caso della trombosi arteriosa, la causa va ricercata infatti in una condizione medica chiamata “aterosclerosi”, che si verifica quando vi è un accumulo di placca sulle pareti delle arterie. Queste ultime diventano quindi meno elastiche e più rigide. Le cause di questa condizione coincidono essenzialmente con la maggior parte dei fattori di rischio cardiovascolare (quindi con il colesterolo alto, con il pericoloso vizio del fumo, con problemi come obesità e ipertensione).
Nel caso della trombosi venosa, a giocare un ruolo di grande rilievo sono invece fattori di rischio come la predisposizione genetica, l’immobilità prolungata o anche dei possibili traumi.
Trombosi venosa e arteriosa: i fattori di rischio in comune
Molti fattori che aumentano il rischio di sviluppare una trombosi venosa sono comuni anche per lo sviluppo della trombosi arteriosa. Tra le possibili cause che aumentano le probabilità di sviluppare queste due condizioni vi sono ad esempio:
- Una storia familiare di trombosi (venosa o arteriosa)
- Soffrire di pressione alta
- Il vizio del fumo
- Avere il colesterolo alto
- Uno stile di vita eccessivamente sedentario
- Un periodo di immobilità prolungato in seguito a un intervento chirurgico o durante un viaggio molto lungo
- Obesità e forte sovrappeso.
La Triade di Virchow è è un sistema indicato da tempo per poter individuare le tre macro categorie di fattori che provocano la trombosi. È bene conoscere il suo funzionamento, per capire meglio la trombosi.
Da cosa sono formati i trombi?
Abbiamo visto che un trombo è una massa solida, formata da globuli rossi, da piastrine, fibrina (una proteina coinvolta nella coagulazione del sangue) e da globuli bianchi. Embolo, trombo e coagulo non sono la stessa cosa: ecco le differenze da scoprire.
Ebbene, trombosi venosa e arteriosa in realtà differiscono anche per quanto riguarda le caratteristiche del trombo. Quest’ultimo infatti sarà più ricco di piastrine se si forma nelle arterie (si parla in tal caso di trombo arterioso), dove il suo sviluppo sarà più rapido. Questo tipo di trombo viene definito generalmente “trombo bianco”.
Quando si formano nelle vene, i trombi sono invece più ricchi di globuli rossi, e tendono a svilupparsi più lentamente (anche nell’arco di alcune settimane). Questi trombi – detti anche “trombi rossi” – assumono una forma più allungata rispetto ai trombi arteriosi.
Scopri di più sulla trombosi emorroidaria, sulla trombosi agli occhi e sulla trombosi cerebrale nei nostri approfondimenti dedicati.
Le conseguenze della trombosi venosa e arteriosa
Infine, anche le possibili conseguenze della trombosi sono differenti, a seconda che si parli di trombosi venosa o arteriosa.
La trombosi arteriosa può infatti dare origine a eventi come:
- Infarto del miocardio
- Ictus
- Ischemia retinica (se ad essere colpito è un vaso della retina).
In caso di trombosi venosa, e più nello specifico in caso di trombosi venosa profonda, una delle conseguenze più preoccupanti è invece quella di andare incontro a un’embolia polmonare, una condizione che può risultare fatale per il paziente. Nello specifico, si parla di embolia polmonare quando si verifica l’ostruzione di un’arteria del polmone (detta anche arteria polmonare) a causa di un coagulo di sangue o embolo. Questo fenomeno rappresenta un’emergenza medica, e richiede un trattamento tempestivo.
Come prevenire la trombosi?
Non bisogna conoscere solo i sintomi di trombosi, ma anche sapere cosa fare per evitare il disturbo. Quando si parla di prevenzione del rischio di trombosi, la prima cosa da fare è migliorare il proprio stile di vita, mantenendosi attivi e seguendo un’alimentazione sana e bilanciata. Ricordiamo infatti che obesità e sovrappeso, insieme a colesterolo alto, ipertensione ed eccessiva sedentarietà, sono tra i più comuni fattori che aumentano il pericolo di sviluppare questa condizione.
Se hai una predisposizione genetica e familiare che ti espone a un maggior rischio di sviluppare delle trombosi, dovrai svolgere attività fisica regolarmente. Camminare o nuotare ogni giorno saranno due attività ottime. Inoltre, sarà utile seguire un’alimentazione sana e ben bilanciata.
Dai infine un taglio al vizio del fumo, ed evita di assumere farmaci estroprogestinici. Questi contraccettivi sono disponibili sotto forma di pillole, anelli vaginali e cerotti, ed in determinate (seppur rare) circostanze il loro utilizzo può risultare collegato a un rischio maggiore di embolia polmonare e di trombosi venosa profonda.
Se hai necessità di assumere tali farmaci, fallo solamente dopo esserti sottoposta a un’attenta valutazione da parte del medico.
Differenze fra trombosi arteriosa e venosa: cosa devi sapere
Trombosi venosa e arteriosa sono la stessa cosa? La risposta a questa domanda è no. In realtà, sebbene vengano spesso confuse, si tratta di due condizioni che differiscono nelle loro caratteristiche e in molti altri aspetti. Di seguito riassumeremo le principali differenze fra trombosi arteriosa e trombosi venosa, ovvero:
- Localizzazione: la trombosi venosa si verifica quando un trombo ostruisce o rallenta il flusso sanguigno all’interno di un vaso venoso. La trombosi arteriosa si verifica invece quando un trombo ostruisce un’arteria.
- Cause: fra le possibili cause della trombosi venosa vi sono fattori come una predisposizione genetica, immobilità prolungata o possibili traumi. La trombosi arteriosa è invece più frequentemente provocata da un processo chiamato aterosclerosi, che si verifica quando vi è un accumulo di placca sulle pareti delle arterie, che a causa di questo fenomeno iniziano a irrigidirsi e indurirsi.
- Caratteristiche del trombo: anche i tipi di trombi che si formano nelle arterie o nelle vene possono assumere caratteristiche differenti. Nel primo caso, ovvero quando si parla di trombo arterioso, si registra una predominanza di piastrine. I trombi venosi presentano invece una maggiore concentrazione di globuli rossi, e sono detti anche “trombi rossi”.
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Sia che si parli di trombosi venosa, sia che si parli di trombosi arteriosa, è molto importante saper riconoscere le strategie migliori per prevenire lo sviluppo di simili condizioni. Fra le più importanti vi sono:
- Mantenere un peso sano
- Svolgere della regolare attività fisica
- Evitare di rimanere immobili per periodi di tempo prolungati
- Evitare il vizio del fumo.
Se presenti già un maggior rischio di sviluppare delle trombosi (o anche di sviluppare flebite), informa il medico prima di assumere dei farmaci. La trombosi alla gamba è la più comune, ma non dimenticare che i trombi si possono formare anche in altre zone del corpo.
Scopri di più anche sulla Sindrome di Leriche e sulla Sindrome da anticorpi antifosfolipidi, nei nostri approfondimenti dedicati.