Troppa carne rossa fa male: la conferma da Harvard
Il consumo quotidiano di carne rossa aumenta la mortalità anche del 20%. Gli esperti: meglio non superare i 42 grammi al giorno
Malattie cardiovascolari e tumori: sono queste le principali cause di morte per chi mangia ogni giorno carne rossa. La conferma della correlazione arriva dallo studio Red Meat Consumption and Mortality condotto da ricercatori di Harvard e pubblicato sulla Rivista Archives of Internal Medicine.
In pratica gli scienziati hanno iniziato a contare i decessi di individui che si sono alimentati per un certo periodo di tempo seguendo una dieta a base di carni rosse. Ebbene i risultati sono sconcertanti: su 23.926 decessi, 5.910 sono stati imputati a malattie cardiovascolari e 9.464 a cancro. L’analisi dei dati raccolti ha svelato che ogni porzione di carne rossa in più al giorno aumenta la mortalità del 12%. I rischi sono ancora maggiori se si preferisce la carne processata: una salsiccia potrebbe aumentare la probabilità di morire addirittura del 20%.
In sostanza, meglio non superare i 42 grammi al giorno di manzo, insaccati e altre carni rosse.
Tuttavia, da Harvard non arrivano solo cattive notizie. Secondo gli autori della ricerca, infatti, basta scegliere di sostituire la porzione quotidiana di carne rossa con pesce, pollame, noci, legumi, latticini a basso contenuto di grassi o cereali integrali per ridurre la mortalità di una quota variabile tra il 7 e il 19%.
Secondo i ricercatori:
il 9,3% delle morti maschili e il 7,6% di quelle femminili si sarebbero potute prevenire se tutti gli individui avessero consumato meno di mezza porzione di carne rossa al giorno.
Via | Archives of Internal Medicine
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