
I bambini che passano troppo tempo guardando la televisione o utilizzando dispositivi come i tablet potrebbero avere difficoltà per le loro abilità sociali. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai membri dell’Università di Alberta, i quali hanno esaminato le associazioni fra attività fisica e comportamento sedentario con le abilità sociali in un campione di 251 bambini.
[related layout=”right” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/579166/bambini-e-cellulare-ecco-perche-ridurre-il-tempo-trascorso-con-smartphone-e-tablet”][/related]
I loro genitori hanno riferito quanto tempo i loro figli trascorrevano di fronte allo schermo, ed hanno riportato le loro abilità sociali usando un questionario sul comportamento sociale adattivo
Il questionario ha fatto emergere tre tipi di sottogruppi:
- Bambini con una buona interazione e tendenza a relazionarsi con gli altri bambini
- Capacità di aiutare gli altri, seguire le regole e seguire le indicazioni
- Tendenza a interrompere, assumere un comportamento negativo, stuzzicare, fare il bullo, essere prepotente o arrabbiarsi per ricevere più attenzione.
Dallo studio è emerso che la quantità di tempo trascorsa di fronte allo schermo era direttamente correlata a difficoltà per quanto riguarda le abilità sociali.
Sfortunatamente, questi modelli comportamentali, una volta stabiliti nella prima infanzia, sembrano persistere quando i bambini crescono
spiegano gli autori dello studio, i quali suggeriscono ai genitori di stabilire dei limiti sulla quantità di tempo in cui i loro figli possono giocare con cellulari, videogame o guardare la Tv. Lo studio non ha mostrato alcuna associazione tra le abilità sociali e le diverse intensità dell’attività fisica, ma dal momento che lo sport è associato a un’ampia quantità di benefici per la salute durante l’infanzia, le prove supportano la promozione di un’attività fisica regolare anche per i bambini.
[related layout=”big” permalink=”https://scienzaesalute.blogosfere.it/post/585972/guardare-lo-schermo-del-cellulare-al-buio-danneggia-anche-il-sonno”][/related]
via | MedicalXpress
Foto da Pixabay