Tumore al seno, diagnosi più accurate con la mammografia in 3D
La mammografia 3D è più precisa, permette di diagnosticare anche i tumori più piccoli ed è meno fastidiosa per la donna.
Il futuro della diagnosi del tumore al seno è la mammografia in 3D, che diagnostica il 34% in più delle neoplasie rispetto all’esame tradizionale. E’ quanto evidenzia uno studio condotto in Svezia e apparso sull’autorevole rivista Lancet Oncology che ha esaminato ben 15.000 donne per un periodo di cinque anni.
Come mai? Nello screening mammografico tradizionale, tutto il tessuto mammario viene catturato in un’unica immagine. La tomosintesi del seno, ovvero la mammografia in 3D, invece cattura diverse immagini a raggi X da diverse angolazioni che vengono ricostruite da un computer per mostrare sottili strati del seno, fornendo maggiori e migliori informazioni sull’immagine. È dunque un esame più accurato e preciso. Sophia Zackrisson, professore associato presso Lund University, ha dichiarato:
“Utilizzando l’esame in 3D, il 34% in più di tumori del cancro è stato rilevato rispetto allo screening mammografico standard corrente. Allo stesso tempo, siamo stati in grado di ridurre la compressione del seno durante l’esame, cosa che potrebbe incoraggiare un maggior numero di donne a partecipare allo screening”
Già, perché la mammografia non fa male, ma è comunque molto fastidioso soprattutto se il seno è molto piccolo o molto abbondante. Negli Usa è già utilizzata come screening generalizzato, in Italia è disponibile già in diversi centri. Si spera sia presto disponibile per tutte le donne.