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Dopo aver affrontato interventi e trattamenti per il tumore al seno, oltre il 90% delle donne si trova a dover gestire problematiche legate alla sfera sessuale. Tuttavia, il 66% di queste non discute apertamente di tali difficoltà e il 42% decide di ignorarle. Questi dati emergono da un’indagine condotta da Iqvia, sostenuta da Europa Donna Italia, con l’obiettivo di valutare l’impatto della malattia sull’identità femminile e sulle relazioni di coppia. I risultati sono stati presentati durante il convegno scientifico “Rəvolution in Medicine”, svoltosi presso l’Università degli Studi di Milano il 15 marzo 2025.
Il campione e i risultati della ricerca
L’indagine, coordinata da Isabella Cecchini, ha coinvolto 382 donne di diverse età e stadi della malattia. I risultati indicano che il 72% delle partecipanti considera fondamentali le tematiche legate alle emozioni e alla sessualità. Tuttavia, queste problematiche rimangono spesso inascoltate, sia dalle donne, che per paura o vergogna evitano di parlarne, sia dai medici, che raramente affrontano l’argomento. Solo il 22% delle intervistate ha dimostrato di avere una consapevolezza elevata riguardo all’impatto del tumore sulla propria vita sessuale. Inoltre, l’11% ha interrotto la propria relazione con il partner dopo la diagnosi e due coppie su tre hanno smesso di avere rapporti sessuali. Riguardo alla maternità, solo tre donne su quattro discutono il desiderio di diventare madri con i propri medici, e la comunicazione risulta chiara e rassicurante solo per il 50% del campione, portando spesso a rinunciare ai propri progetti di vita.
Il parere degli esperti
Manuelita Mazza, oncologa della Senologia Medica dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), sottolinea l’importanza della salute sessuale per le pazienti affette da tumore al seno, specialmente in fase metastatica. “La salute sessuale è un aspetto spesso trascurato, ma è cruciale per il benessere di ogni donna e non può essere ignorato in seguito a una diagnosi”, afferma la dottoressa Mazza. Secondo la sua esperienza, fornire informazioni chiare sugli effetti dei trattamenti sulla sessualità e, se desiderato, coinvolgere il partner, può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle pazienti.
Le richieste delle pazienti
Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, evidenzia l’urgenza di affrontare i problemi emotivi e sessuali delle pazienti, che spesso rimangono avvolti nel tabù. “Le donne richiedono un supporto specifico da parte dei medici e desiderano essere affiancate anche da psiconcologi“, afferma D’Antona. Dal 2022, Europa Donna Italia ha avviato il progetto “Come Prima”, che mira a garantire una presa in carico delle pazienti che consideri la donna nella sua totalità, tenendo conto delle sue esigenze fisiche e psicologiche. Questo approccio integrato è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle donne che affrontano il tumore al seno, garantendo loro il supporto necessario per affrontare le sfide legate alla malattia.