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Il tumore del pancreas ha colpito l’attrice Eleonora Giorgi, deceduta oggi, 15 gennaio 2025. Questa neoplasia, che in Italia presenta circa 14.000 nuovi casi all’anno, non fa distinzione tra uomini e donne ed è riconosciuta come una delle forme di cancro più difficili da trattare. La diagnosi avviene in fase precoce solo nel 7% dei casi, poiché i sintomi si manifestano generalmente quando la malattia è già in stadio avanzato. Tuttavia, la ricerca continua a progredire, con lo sviluppo di un vaccino terapeutico in fase di studio.
Le sfide dell’oncologia
Il presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), Franco Perrone, ha sottolineato l’importanza di affrontare questa neoplasia, definendola una delle sfide principali per l’oncologia. La necessità di migliorare sia la ricerca sia le strategie terapeutiche è fondamentale, e Perrone ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra professionisti del settore. Il pancreas, un organo situato tra lo stomaco e la colonna vertebrale, ha la forma di una pera e svolge funzioni cruciali sia nella digestione che nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, producendo enzimi e ormoni come l’insulina. L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che il tumore al pancreas si sviluppa a seguito di una crescita anomala delle cellule pancreatiche.
Statistiche e tipologie di tumori
I tumori del pancreas sono rari sotto i 40 anni, con circa la metà dei nuovi casi diagnosticati in persone di età superiore ai 75 anni. Esistono vari tipi di tumori pancreatici, classificati in base al tipo di cellula coinvolta. L’adenocarcinoma duttale, che rappresenta il 95% dei casi, origina nei dotti che trasportano gli enzimi digestivi. Altri tumori, che costituiscono il 5% dei casi, si sviluppano dalle cellule endocrine o da quelle cistiche. Le cause esatte rimangono sconosciute, ma si ritiene che derivino da alterazioni genetiche e dalla crescita incontrollata delle cellule. Tra i principali fattori di rischio figurano il fumo, il diabete, la pancreatite cronica e alcune malattie ereditarie. Lo stadio del tumore dipende dalla sua dimensione e dalla diffusione agli organi circostanti o ai linfonodi. L’adenocarcinoma duttale è particolarmente aggressivo e difficile da trattare, mentre alcuni tumori neuroendocrini presentano generalmente una prognosi migliore.
Innovazioni nella ricerca e trattamenti
Recentemente, sono stati compiuti progressi significativi nella ricerca sul tumore del pancreas. Un vaccino in fase iniziale di sviluppo, testato dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center, ha attirato l’attenzione. Questo vaccino, basato su RNA neoantigenici, è progettato per stimolare la produzione di linfociti T CD8+ specifici per il tumore nei pazienti affetti da adenocarcinoma duttale, con l’obiettivo di ritardare la recidiva della malattia dopo un intervento chirurgico. Inoltre, nel 2024, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha approvato un nuovo farmaco, l’irinotecano liposomiale pegilato (Nal-iri), per il trattamento di seconda linea nei pazienti con tumore del pancreas in fase avanzata, rendendolo disponibile anche in Italia.
La lotta contro il tumore del pancreas è una priorità per la comunità scientifica e medica, con l’intento di migliorare le prospettive di trattamento e di vita per i pazienti affetti da questa malattia devastante.