Tumore del pancreas: una neoplasia complessa da affrontare e curare

Il tumore del pancreas ha colpito l’attrice Eleonora Giorgi, che è deceduta oggi, 25 gennaio 2025. Questa neoplasia, che in Italia registra annualmente circa 14.000 nuovi casi, continua a rappresentare una delle sfide più ardue per la medicina oncologica. Le statistiche indicano che solo il 7% dei pazienti riceve una diagnosi in fase iniziale, poiché il tumore tende a manifestarsi con sintomi solo quando è già in stadio avanzato.

La complessità del tumore del pancreas

Franco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sottolinea che il tumore del pancreas rappresenta una grande sfida per i professionisti del settore. La comunità scientifica è consapevole che è necessaria una maggiore ricerca e una migliore ottimizzazione delle strategie terapeutiche. Il pancreas, un organo situato tra lo stomaco e la colonna vertebrale, svolge funzioni cruciali sia esocrine, producendo enzimi per la digestione, sia endocrine, secreting ormoni come l’insulina, fondamentale per la regolazione della glicemia.

L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che il tumore si sviluppa a causa della crescita anomala di cellule pancreatiche. Questa patologia è poco comune tra i giovani sotto i 40 anni, ma circa il 50% dei casi viene diagnosticato in persone sopra i 75 anni. Esistono diverse tipologie di tumori pancreatici, con l’adenocarcinoma duttale che rappresenta il 95% dei casi. I rimanenti tipi, che includono i tumori neuroendocrini e quelli cistici, sono molto più rari. Le cause precise della malattia rimangono sconosciute, ma si ritiene che siano legate a mutazioni genetiche e fattori di rischio come fumo, diabete, pancreatite cronica e malattie ereditarie.

Prospettive di ricerca e innovazione

La situazione clinica è complessa, poiché lo stadio del tumore dipende dalla sua dimensione e dalla diffusione agli organi circostanti o ai linfonodi. L’adenocarcinoma duttale è particolarmente aggressivo e difficile da trattare, mentre alcuni tumori neuroendocrini tendono a presentare un’evoluzione più favorevole in termini di sopravvivenza.

Recentemente, sono emerse notizie promettenti riguardo a un vaccino contro le recidive del cancro al pancreas. Questo vaccino, attualmente in fase di studio, è stato testato in un trial di fase I dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center. Come riportato sulla rivista Nature, il vaccino utilizza RNA neoantigenici per stimolare la produzione di linfociti T CD8+ funzionali e di lunga durata, specifici per il tumore. Questa innovazione potrebbe contribuire a ritardare la recidiva della malattia nei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico per rimuovere l’adenocarcinoma duttale.

La lotta contro il tumore del pancreas continua, con la speranza che le nuove scoperte possano migliorare le prospettive di trattamento e di vita per i pazienti colpiti da questa malattia.

Published by
Serafino Serluti