Tumori in Italia: i 4 tipi più diffusi, i loro sintomi e la prevenzione
Sono quelli del colon retto, del polmone, al seno e della prostata. Ecco come prevenirli e, nel caso, riconoscerli
I tumori spaventano. Nonostante gli avanzamenti in campo medico-scientifico che li rendono sempre più trattabili, a volte totalmente curabili, ricevere una diagnosi di cancro è una delle evenienze più temute quando ci si trova a che fare con sintomi preoccupanti cui non si riesce a dare una speigazione semplice.
In Italia alcuni tipi di cancro sono più diffusi rispetto ad altri: si tratta di quello del colon retto, di quello del polmone, di quello al seno e di quello della prostata. Ecco quali sono i loro sintomi e come è possibile prevenirli.
Il tumore del colon retto
Ogni anno il tumore del colon retto colpisce circa 34 mila persone. Fra i fattori di rischio sono inclusi un’alimentazione ipercalorica ricca di grassi e proteine (soprattutto se provenienti dalla carne), l’eccesso di alcol e un’assunzione insufficiente di fibre, di calcio e di folati, ma anche la predisposizione familiare e genetica, l’avanzare dell’età e la presenza di malattie infiammatorie intestinali croniche possono giocare un ruolo significativo.
Fra i sintomi da riconoscere sono incluse modificazioni significative della regolarità intestinale, con aumento della stitichezza e alternanza con la diarrea, sangue nelle feci e dolori addominali simili a quelli provocati da una colica.
La prevenzione passa da un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e di verdura e povera di carne, grassi, sale e conservanti a base di nitrati. Controlli endoscopici biennali a partire dai 50 anni di età permettono invece una diagnosi precoce e l’identificazione di polipi che aumentano il rischio di cancro.
Il tumore del polmone
Ogni anno in Italia il tumore del polmone colpisce più di 38 mila uomini e più di 8 mila donne. Il fattore di rischio principale è il fumo di tabacco, sia attivo che passivo, cui si aggiungono i cancerogeni di origine ambientale (ad esempio gli idrocarburi policiclici aromatici o l’amianto) e l’inquinamento.
Fra i sintomi da riconoscere sono inclusi quelli di una polmonite che non sembra voler guarire nonostante le cure, cambiamenti nel suono della tosse cronica del mattino e di quella stizzosa tipica dei fumatori e presenza di sangue nel materiale sputato proveniente dai polmoni.
La prevenzione passa soprattuto dall’abolizione del fumo di sigaretta.
Il tumore al seno
Il tumore al seno colpisce ogni anno 37 mila donne nella sola Italia, con un’incidenza pari a 1 caso ogni 10 abitanti di sesso femminile. La sua frequenza aumenta fino ai 50 anni e riprende poi a crescere dopo la menopausa. Il rischio aumenta anche con l’assunzione per più di 5 anni di una terapia ormonale sostitutiva a base di estrogeni e progestinici, in base alla familiarità e all’età alla prima mestruazione e in caso di un consumo eccessivo di alcol o di obesità dopo la menoapausa. La probabilità di sviluppare un tumore al seno è invece inferiore nelle donne che sono diventate madri in giovane età e in quelle che hanno allattato al seno i loro bambini.
I possibili sintomi includono la presenza di noduli mammari e, in fasi più avanzate, buccia d’arancia sul seno, retrazione del capessolo, noduli alle ascelle e indurimento della mammella.
La prevenzione si basa soprattutto sulla diagnosi precoce. Per tutte le donne gioca un ruolo fondamentale l’autopalpazione del seno. Ginecologo e medico di base sapranno poi indicare ad ognuna a quali esami sottoporsi e con quale frequenza a seconda della sua storia personale.
Il tumore della prostata
In Italia il tumore della prostata colpisce ogni anno 20 mila uomini. Ad essere più a rischio sono gli over 50, ma circa tre quarti dei casi riguadano uomini con più di 65 anni. Altri fattori di rischio sono livelli elevati di androgeni e una storia familiare di tumore alla prostata.
Fra i sintomi sono inclusi problemi di minzione difficoltosa (disuria), frequente (pollachiuria) o dolorosa, ritenzione acuta di urina, presenza di sangue nelle urine, fastidio a livello del perineo (come se ci fosse un peso) e difficoltà nell’evacuazione. Livelli di PSA elevati non sono invece necessariamente un segnale della presenza di un tumore alla prostata.
La prevenzione passa da un’attività fisica regolare, dal controllo del peso e da un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di grassi. Per una diagnosi precoce ci si può invece affidare all’esplorazione rettale e all’esame del PSA: chiedete un consiglio al vostro medico per sapere quando è il caso di iniziare con i controlli regolari!
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Via | Lilt