Un farmaco che cancella i ricordi
È già polemica: uno studio olandese avrebbe messo a punto una pillola in grado di rimuovere i ricordi dolorosi, intervenendo sul processo di elaborazione del dolore da parte del cervello attraverso la somministrazione di un farmaco beta-bloccante che agisce a livello cerebrale.Gli esperimenti, condotti su un campione di persone che soffriva di aracnofobia, hanno dato […]
È già polemica: uno studio olandese avrebbe messo a punto una pillola in grado di rimuovere i ricordi dolorosi, intervenendo sul processo di elaborazione del dolore da parte del cervello attraverso la somministrazione di un farmaco beta-bloccante che agisce a livello cerebrale.
Gli esperimenti, condotti su un campione di persone che soffriva di aracnofobia, hanno dato esiti positivi e si apre la via ad un nuovo trattamento per chi ha subito traumi molto dolorosi il cui ricordo è ancora tanto potente da impedire il normale svolgimento della propria vita.
Sorgono però prepotentemente gli immancabili dubbi etici sull’ammissibilità di certe pratiche: un conto è intervenire su una fobia, che può anche essere invalidante in certi casi ma rimane pur sempre circoscritta ad un campo d’esperienza piuttosto limitato, un altro rimuovere esperienze dolorose ma importanti nell’elaborazione dell’identità personale, come un lutto o un incidente. E nel caso di uno stupro, suggeriscono alcuni?
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