
Una panchina di colore giallo è stata recentemente inaugurata nel cortile dell’Ospedale Molinette, parte della Città della Salute e della Scienza di Torino, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’endometriosi, una malattia cronica che colpisce circa una donna su dieci in Italia, per un totale di circa tre milioni di persone. Questa installazione, denominata Endopank, è frutto di un progetto realizzato dall’associazione La voce di una è la voce di tutte, in collaborazione con la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus. L’evento ha avuto luogo oggi, nel mese dedicato alla consapevolezza riguardo a questa patologia.
Il centro di riferimento per l’endometriosi a Torino
Presso l’Ospedale Sant’Anna, anch’esso parte della Città della Salute e della Scienza, si trova il centro di riferimento regionale per l’endometriosi, dove un team multidisciplinare di specialisti si occupa della diagnosi e del trattamento della malattia. Questo centro rappresenta un’importante risorsa per le donne che affrontano questa condizione, offrendo supporto e assistenza mirata. La presenza di professionisti provenienti da diverse aree mediche consente un approccio integrato, fondamentale per affrontare la complessità dell’endometriosi.
La consapevolezza e le difficoltà nella diagnosi
Secondo un’indagine recente condotta in Italia, emerge un dato preoccupante: circa il 60% delle donne che sospettano di avere l’endometriosi non ha mai effettuato una visita di controllo. Questo porta a una diagnosi tardiva e a un aumento della sofferenza. Inoltre, quasi la metà delle donne crede erroneamente che l’assunzione di farmaci antidolorifici, sebbene allevi temporaneamente il dolore, sia una soluzione sufficiente per affrontare la malattia. Questa convinzione può portare a una gestione inadeguata della condizione, evidenziando l’importanza di campagne di sensibilizzazione come quella rappresentata dalla panchina gialla, che mira a informare e incoraggiare le donne a cercare assistenza medica.
La panchina, simbolo di condivisione e supporto, rappresenta un passo significativo verso una maggiore consapevolezza e una migliore gestione dell’endometriosi, una malattia che, sebbene ancora poco conosciuta, colpisce un numero considerevole di donne nel nostro Paese e merita di essere affrontata con serietà e attenzione.