Usare troppo lo smartphone: gli effetti sulla salute umana
Avete l'abitudine di usare troppo lo smartphone? Ecco gli effetti sulla salute umana che non dovremmo sottovalutare.
Usare troppo lo smartphone fa male alla salute. Ormai non ce ne separiamo più. Ed è proprio l’estate il periodo in cui il rischio di abuso del mezzo tecnologico è maggiore e non quando lavoriamo. In vacanza, al posto di rilassarci e disconnetterci, ci isoliamo dal contesto in cui viviamo le ferie e ci mettiamo con il naso dentro il telefono per tenerci informati, consultare i social, chattare con gli amici lontani, prenotare alberghi e ristoranti. Rischiando di esagerare.
Pasquale Troiano, primario di oculistica dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba (Como), sottolinea che i rischi che corriamo trascorrendo troppe ore con lo sguardo sullo schermo del telefonino sono molti. In particolare se già soffriamo di altri disturbi:
Se il soggetto ha un apparato visivo sano e perfettamente normale sul piano della motilità oculare e sul piano rifrattivo non avrà alcun problema. Se, invece, presenta alterazioni dell’apparato visivo, della motilità oculare o della rifrazione che non sono state individuate e corrette, allora ci saranno enormi problemi di affaticamento oculare. Pertanto, la raccomandazione fondamentale è eseguire una visita medica oculistica e una visita ortottica che potranno verificare le condizioni anatomiche e funzionali dell’apparato visivo e correggere eventuali alterazioni, mettendo così il sistema visivo nella sua migliore condizione operativa.
Cosa fare soprattutto in estate? Non rimanere con lo sguardo fisso sul telefonino troppo a lungo e lo stesso vale per tablet e pc. Prendiamoci delle pause per far riposare i nostri occhi, cercando di fissare un punt lontano almeno 3 metri, ma se sono 6 i metri meglio ancora. Guardiamo fuori dalla finestra oppure la barca che lungo l’orizzonte solca il mare.
E nei bambini e negli adolescenti prestiamo maggiore attenzione: il rischio è la miopizzazione dell’occhio, condizione progressiva e irreversibile. Di cui si registrano sempre più casi.
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