Benessereblog Salute Uso di idrossiclorochina: l’EMA mette in guardia sul rischio di suicidio

Uso di idrossiclorochina: l’EMA mette in guardia sul rischio di suicidio

L'uso di idrossiclorochina o clorochina connessi con un alto rischio di suicidio. A dirlo è l'Agenzia Europea dei medicinali (EMA).

Uso di idrossiclorochina: l’EMA mette in guardia sul rischio di suicidio

Per mesi si è parlato dei benefici dei farmaci a base di idrossiclorochina e clorochina nei casi di Covid-19. Tanto che l’ex Premier statunitense, Donald Trump, aveva persino ammesso di assumerne dosaggi giornalieri a scopo preventivo.

Ma secondo l’Agenzia Europea dei medicinali (Ema), non tutto è oro ciò che luccica. Anzi, in questo caso di dorato non c’è proprio nulla. L’uso di idrossiclorochina sarebbe infatti connesso con disturbi psichiatrici e un aumento elevato di rischio di suicidio.

L’agenzia spagnola dei medicinali (Aemps), aveva dato una prima imbeccata, portando l’Ema ad una revisione a maggio di quest’anno. Da quanto comunicato dall’Aemps si erano infatti verificati 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti affetti da Covid-19, trattati con idrossiclorochina in “dosi superiori a quelle autorizzate”.

Da qui si comprende come proprio gli alti dosaggi siano alla base di un inasprimento degli effetti collaterali del farmaco. Ma attenzione, perché questo antimalarico, dimostratosi efficace anche per trattare il Coronavirus, ha una lista di side effects piuttosto lunga. Senza arrivare al sovradosaggio.

Idrossiclorochina: gli effetti collaterali conosciuti

Se andiamo a prendere la lista dei possibili effetti collaterali legati all’uso di idrossiclorochina, è possibile notare come questi ultimi siano molto vari. Si va dal comune mal di testa, passando per vertigini, nausea e vomito, mal di stomaco, diarrea, perdita di appetito e rash cutaneo.

Ma dal sito Mediline Plus, della National Library of Medicine, si mette in guardia anche da alcuni sintomi extra associati all’assunzione. Il consiglio è di chiamare il medico in caso si ravvisino disturbi visivi, sensibilità alla luce, difficoltà di udito, debolezza a livello muscolare, sanguinamento insolito o lividi.

Ma anche incanutimento e perdita dei capelli, aritmie cardiache, convulsioni, perdita di coscienza e sì, anche istinti autolesionisti o tentativo di suicidio. Certo, come sempre accade, dosaggi e somministrazioni errate e prolungate nel tempo aumentano i rischi. Ma informarsi su quello a cui si va incontro quando si assumono farmaci, deve aiutare ad essere molto ligi e attenti. E ad evitare il fai da te, soprattutto.

Via | ANSA
Foto | iStock

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