Vaccini contro hiv, malaria e tubercolosi: mancano i fondi per raggiungere gli obiettivi
Mancano i fondi (andrebbero triplicati) per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo vaccini per debellare hiv, malaria e tubercolosi.
Quali sono le malattie che ogni giorno fanno più vittime nei paesi poveri? Hiv, malaria e tubercolosi. Per queste infezioni c’è il vaccino, ma è difficile che le cause farmaceutiche siano in grado di soddisfare i bisogni a livello mondiale, perché i fondi di investimento attuali dovrebbero essere triplicati. Insomma, costano troppo.
A dirlo è uno studio finanziato dalla Bill and Melissa Gates Foundation e l’Agenzia svizzera per lo sviluppo, pubblicato su Gates Open research (piattaforma open-access della Fondazione Gates per la pubblicazione rapida degli studi).
La ricerca, coordinata dal Duke Global Health Institute di Durham, ha valutato 538 prodotti in fase di sviluppo per 35 malattie che colpiscono i paesi poveri. Ha così concluso che sono fuori portata anche altri obiettivi, come il vaccino contro l’epatite C, quello combinato contro le principali cause di diarrea letale, una cura per la tubercolosi e nuove terapie per una dozzina di malattie neglette, tra cui lebbra, dengue e malattia del sonno.
Per raggiungere degli obiettivi rassicuranti entro il 2030 (12 anni da adesso), a livello mondiale i fondi di investimento dovrebbero arrivare a 9 miliardi contro gli attuali 3. La buona notizia è che in questo arco temporale è probabile che siano approvati 125 nuovi prodotti, tra cui nuovi test diagnostici, vaccini contro il tifo e lo stafilococco, una migliore combinazione dei farmaci esistenti per malaria, tbc ed epatite C, e migliori farmaci per l’influenza.