Vaccini Covid-19, Garattini: 8 avanzati, sul vaccino russo pochi dati
Garattini parla di 8 vaccini avanzati contro il Coronavirus e dei pochi dati disponibili sul vaccino russo.
Vaccini Covid-19, come siamo messi? Nella lotta contro il Coronavirus Sars-Cov-2 i ricercatori a che punto sono? Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, sottolinea che al momento sono sette nel mondo i vaccini più avanti e più promettenti. A questo se ne deve aggiungere un ottavo, che è lo Sputnik V, in fase di sperimentazione in Russia, sul quale però ci sarebbero pochi dati e su un gruppo di pazienti troppo piccolo per evidenziare correttamente eventuali effetti collaterali.
I vaccini più promettenti sono il vaccino cinese di CanSino, che è stato il primo a raggiungere la fase 1 e la fase 2, insieme ai vaccini prodotti da Sinovac, Sinopharm, AstraZeneca (in collaborazione con Oxford e l’italiana Irbm di Pomezia), quello americano di Moderna/Niaid, quello di BionTech/Pfizer quello australiano di Università di Melbourne/Murdoch Children’s Research Institute. Oltre a quello russo, per il quale però abbiamo solo evidenze iniziali “che potrebbero non evidenziare degli effetti collaterali che magari si verificano in un caso su mille. Inoltre, a quanto è stato detto, questo vaccino sarà disponibile solo per la Russia“.
In Italia, invece, si sta lavorando alla sperimentazione del siero Reithera iniziata all’Ospedale Spallanzani di Roma e del prodotto Takis/Rottapharm.
Il 33% dei vaccini candidati passa la fase III e arriva sul mercato.
A questo punto possiamo sperare che più di uno dei 7 candidati più avanzati arriverà alla fine della sperimentazione entro fine anno. Siccome hanno già iniziato a produrre milioni di dosi, se gli studi andranno bene queste saranno presto disponibili. In caso contrario butteranno tutto. Ma tanto i soldi li hanno messi i governi.
Via | Adnkronos