Vaccini e autismo, denunciati dalla regione i genitori che non vaccinano i figli in Puglia?
Si infuoca ancora di più il dibattito sullo scottante tema legato alla possibilità che alcuni vaccini possano essere correlate a forme di autismo nei piccoli. C'è chi parla di denunce nei confronti di genitori che non eseguono le vaccinazioni obbligatorie.
Il dibattito sul tema vaccini-autismo si fa sempre più acceso: dopo l’inchiesta di Trani sui presunti legami tra le vaccinazioni alle quali sono sottoposti i bambini e casi di autismo tra i piccoli, si parla di un calo del cinque per cento delle vaccinazioni. Alcuni genitori, allarmati dalle notizie, hanno infatti deciso di non vaccinare i propri figli. E dalla Regione Puglia arriva una decisione che renderà il dibattito ancora più rovente.
Proprio in seguito all’indagine della Procura di Trani, che però riguardava solo i vaccini non obbligatori, l’assessore alla Sanità Elena Gentile è dovuta correre ai ripari e in queste ore incontrerà la direttrice del Centro epidemiologico, Cinzia Germinario, per capire cosa fare. L’assessore non vuole fare polemica, ma non vuole nemmeno gettare all’aria anni di lavoro, che hanno permesso alla Puglia di essere tra le prime in Italia per copertura vaccinale, con tutte le principali malattie ormai debellate.
Se esiste una legge, bisogna rispettarla. E la legge prevede che se i bambini non vengono sottoposti ai vaccini obbligatori deve partire la segnalazione al tribunale dei minorenni. Già nelle scorse settimane, proprio dalla provincia di Barletta, erano arrivate cinque segnalazioni ai servizi sociali perché i genitori si rifiutavano di sottoporre i loro figli alle vaccinazioni obbligatorie. Ma ora le Asl dovranno avere una mappatura chiara di tutti i nuovi nati per essere pronti a fare intervenire i servizi sociali.
L’assessore sottolinea che non bisogna avere paura e che le vaccinazioni obbligatorie per i bambini rimangono obbligatorie, anche se le associazioni come il Comilva, il Comitato per la liberazione dei vaccini, sottolinea che già in passato erano intervenuti i servizi sociali in caso di genitori che si erano rifiutati di vaccinare i bambini e le cause sono sempre state vinte da loro, archiviate, visto che quella di non vaccinarsi, sostiene il comitato, è una libera scelta.
Dietro a questa bagarre sui vaccini c’è il pediatra Massimo Montinari, convinto medico anti vaccini, che sostiene che il vaccino esavalente possa essere uno starter in alcuni pazienti per l’autismo. Proprio qualche tempo fa, il pediatra si trovava ad un incontro con Michele Ruggiero, il pm che ha aperto l’indagine di Trani: ancora l’inchiesta doveva nascere, ma già allora il pm aveva rilasciato un’intervista ad una televisione locale in difesa di Montinari:
Montinari non ha detto che le vaccinazioni fanno male. Altrimenti mi sarei alzato e me ne sarei andato. Ci sono però moltissimi casi, ha detto, nei quali si sta verificando patologie dopo la somministrazione dei vaccini. Un numero esponenziale registrati in minima parte dai giudici. Davanti a questo dato dobbiamo interrogarci e i primi dovete essere voi medici che dovete dare, con le Asl, un’informazione complete e onesta non facendo passare gli obbligatori per facoltativi. Io, per esempio, dopo stasera i vaccini facoltativi ai miei figli non li faccio fare più.
Ma facciamo un po’ di chiarezza. Ricordiamo che i vaccini obbligatori per i bambini sono i seguenti:
- poliomielite
- difterite
- tetano
- epatite B
Mentre i vaccini non obbligatori sono i seguenti:
- pertosse
- morbillo
- parotite
- rosolia
- varicella
- Haemophilus Influenzae b
- Pneumococco
- Meningococco C
- Infezione papillomavirus umano
L’inchiesta di Trani sulle correlazioni tra autismo e vaccini riguarda proprio le vaccinazioni non obbligatorie!
Via | Repubblica