Quando si parla di vaccino contro l’influenza il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dovrebbe dare il buon esempio. Ad affermarlo è Susanna Esposito, infettivologa pediatra dell’Ospedale Maggiore Policlinico – Università degli Studi di Milano, secondo cui
vaccinarsi contro l’influenza, soprattutto da parte di chi è a contatto quotidianamente con soggetti a rischio, è una questione di responsabilità personale e, purtroppo, oggi in Italia si registra generalmente un basso tasso di coperture vaccinali tra gli operatori sanitari, oltre che tra i pazienti ad alto rischio
Infatti nonostante le raccomandazioni che arrivano dal Ministero della Salute si stima che meno un operatore del settore sanitario su 3 si vaccini contro l’influenza.
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Dobbiamo puntare a un livello di copertura che superi la soglia del 75% nelle categorie a rischio, tra cui rientrano gli operatori sanitari
precisa Esposito, che conclude:
Dobbiamo fare di più per prevenire la diffusione dell’influenza e diffondere maggiori informazioni sulle complicazioni correlate a questa patologia e sull’efficacia e la sicurezza della vaccinazione.
Via | Comunicato stampa WAidid