Vademecum per l’uso degli occhiali 3D: vietati ai bimbi under 6
Ci sono nuove indicazioni, più specifiche e attente alla salute degli occhi, per utilizzare gli occhiali per vedere i film in 3D. I produttori sono obbligati a realizzare un bugiardino da vendere allegato al prodotto.
Un vademecum per salvare gli occhi dagli occhialini 3D. I produttori devono realizzare una sorta di bugiardino con una raccolta di norme (igieniche e di precauzioni) per utilizzare questi prodotti di nuova generazione correttamente. Tra le novità? Sono vietati agli under 6. I bambini più piccoli non potranno quindi utilizzarli. A stabilire questa nuova procedura è il ministero della Salute e da quello dello Sviluppo.
Stiamo ovviamente parlando dell’uso domestico. I cinema avranno strumenti ad hoc e regole ferree da seguire. Il ministero si è occupato di stabilire una normativa per i soggetti dai 6 anni fino all’età adulta, in modo tale che sia limitato il tempo massimo d’uso e definite delle regole per la pulizia e disinfezione in caso di particolari evenienze-infezioni oculari, infestazioni del capo, uso promiscuo, etc.
Molte ricerche, infatti, hanno dimostrato che gli occhialini, passati di mano in mano e spesso non lavati, trasmettono congiuntiviti e infezioni agli occhi. Alcuni modelli potrebbero non essere pulibili. In questo caso, il produttore deve comunicarlo, affinché l’acquirente possa scegliere.
Tra le raccomandazioni, c’è anche quella di sospendere la visione in 3D se dovessero comparire disturbi agli occhi o malessere. A volte, ci si danneggia utilizzando in modo in proprio la tecnologia. Nessuno ci può vietarne l’abuso, tra le pareti di casa. È però fondamentale sapere quali sono i rischi e a cosa si può andare incontro. I manuali e gli aggiornamenti saranno divulgati entro in mese da oggi.
Via | Agi