
Portrait of a ninety years old grandma with walking cane
[blogo-video id=”553395″ title=”Legatura di varici esofagee” content=”” provider=”youtube” image_url=”http://media-s3.blogosfere.it/scienzaesalute/1/184/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=fXZwdDzeRJI” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNTUzMzk1JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9mWFp3ZER6ZVJKST9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzU1MzM5NXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNTUzMzk1IC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNTUzMzk1IGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
Le varici esofagee sono delle dilatazione delle vene sottomucose dell’esofago, spesso di origine congenita. Purtroppo possono essere conseguenti anche a un’ipertensione portale o a una cirrosi epatica avanzata. In alcuni pazienti possono essere letali (nel 20 percento dei casi) perché causano emorragie molto gravi.
Quali sono i sintomi? Purtroppo le varici non causano sintomi fino alla loro rottura, quando si verifica un’emorragia estesa. Possono provocare tachicardia, ematemesi, feci di colore scuro o nere, stordimento, diminuzione delle urine associata a un anomalo abbassamento della pressione, sensazione eccessiva di sete e perdita di coscienza. Le persone che soffrono di cirrosi devono seguire degli screening periodici per verificare la presenza di varici e monitorarne lo sviluppo.
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Si possono diagnosticare con endoscopia, con tomografia assiale computerizzata (TAC) e la risonanza magnetica (RMN). Sono tecniche meno invasive delle precedenti e permettono di valutare anche il fegato e la circolazione nella vena porta.
La classificazione può avvenire in base alla forma: F1 per quelle che occupano meno di 1/3 del raggio dell’esofago, F2 se sono minori o uguali a 2/3 del raggio dell’esofago ed F3 se superano il centro dell’esofago e hanno un aspetto pseudotumorale. In base al colore, possono essere bianche, se la parete è spessa di colorito roseo, e blu, se la parete è sottile e traspare il colore del sangue venoso che scorre all’interno.
Via | NLM