Videogames: quando il gioco diventa pericolosa dipendenza
Ci giocano ogni giorno, per diverse ore e senza pause. Si concentrano a tal punto che tutto il resto scompare dalla loro traiettoria e diventa secondaria, futile, disturbante. I ragazzi di oggi abusano fino a questo punto dei videogiochi e a dimostrarlo ora è anche una recente ricerca presso l’Università dello Stato dell’Iowa. Dallo studio […]
Ci giocano ogni giorno, per diverse ore e senza pause. Si concentrano a tal punto che tutto il resto scompare dalla loro traiettoria e diventa secondaria, futile, disturbante. I ragazzi di oggi abusano fino a questo punto dei videogiochi e a dimostrarlo ora è anche una recente ricerca presso l’Università dello Stato dell’Iowa.
Dallo studio emerge come il 10% dei giovanissimi appassionati di videogame ne diventa dipendente, un problema che si manifesta già tra gli 8 e i 18 anni. I dati sono stati stimati sulla base di un campione di 1.178 giovani americani nella fascia di età. Il dato più preoccupante è che un giocatore su dieci presenta aspetti patologici e accumula problemi familiari, con gli amici o a scuola a causa della sfrenata passione per questo passatempo.
Nella maggior parte dei casi, hanno tutta l’attrezzatura nella loro cameretta e ci giocano in media 24 ore a settimana, circa il doppio rispetto ai coetanei che non soffrono del disturbo. Si tratta di una forma di dipendenza che può danneggiare in diversi modi. Una delle conseguenze più diffuse è quella di sviluppare problemi come deficit di attenzione e iperattività. Lo studio, comunque, vuole approfondire anche altri aspetti, primo tra tutti capire chi è più a rischio o se ci sono altri problemi sottostanti o correlati.
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