Hai mai sentito parlare del Virus Epstein-Barr? Probabilmente no, ma con altrettante buone probabilità avrai invece sentito parlare della mononucleosi infettiva. Ebbene si, l’Epstein-Barr virus (EBV, HHV-4 o detto anche Herpes human virus 4) è il responsabile della famosa “malattia del bacio”. Si tratta di un membro della famiglia di altri Herpesvirus, quella che – per intenderci – comprende malattie note come la varicella, il fuoco di S. Antonio e l’herpes alle labbra o quello genitale.
Ma a quali conseguenze va incontro una persona dopo un contagio da Virus di Epstein-Barr? Oltre alla già citata mononucleosi infettiva, ovvero la cosiddetta malattia del bacio, questo tipo di virus può causare – seppur più raramente – anche altre condizioni, comprese persino delle neoplasie.
In questo articolo vogliamo esaminare le possibili conseguenze di un contagio da EBV, scoprire come viene diagnosticata la presenza del virus e identificare i possibili trattamenti attualmente a disposizione per combatterlo.
Abbiamo visto che si tratta di un virus molto comune, appartenente alla famiglia dei virus dell’herpes. La diffusione di questo particolare virus è talmente vasta che si ritiene che il 95% della popolazione mondiale abbia avuto almeno un contatto una volta nell’arco della propria vita, anche senza sviluppare alcun sintomo (si parla in tal caso di portatori sani di EBV).
In realtà, numerosi studi hanno evidenziato l’esistenza di due diversi tipi di EBV, ovvero l’ EBV-1 e l’ EBV-2. I due ceppi differiscono sostanzialmente per pochissimi tratti, e nonostante tali piccole differenze, le manifestazioni innescate da essi risultano essere identiche. Inoltre, entrambi i ceppi possono infettare contemporaneamente lo stesso soggetto.
Esattamente come accade nel caso degli altri virus dell’herpes, anche l’EBV non può essere eliminato del tutto dall’organismo. Esso può infatti rimanere dormiente nelle cellule, per poi riattivarsi non appena il nostro sistema immunitario risulta indebolito a causa di fattori come stress, alimentazione scorretta o eccessiva stanchezza fisica.
Dal momento che l’EBV fa parte della famiglia degli Herpesvirus, vediamo dunque quanti altri tipi di herpes ne fanno parte. Quelli che possono infettare l’uomo sono 8, ovvero:
Come gli altri virus appartenenti a questo gruppo, anche l’Herpes human virus 4 non sopravvive a lungo al di fuori dell’organismo del soggetto. Per questa ragione, affinché avvenga la trasmissione è necessario che vi sia un contatto molto stretto. Inoltre, differentemente da quanto avviene con gli altri herpes virus, l’Epstein-Barr e l’herpes virus umano di tipo 8 possono aprire la strada allo sviluppo di tumori.
E adesso una piccola curiosità: probabilmente ti starai chiedendo a cosa deve il nome il Virus Epstein-Barr. Devi sapere che questo virus è stato isolato per la prima volta nel lontano 1964, proprio da Anthony Epstein e Yvonne Barr, due virologi che, analizzando dei campioni di sangue ricevuti dall’Uganda e prelevati da pazienti con particolari forme di linfoma, hanno identificato l’esistenza di questo nuovo herpesvirus.
Vediamo a questo punto cosa comporta la presenza del virus Epstein Barr nel nostro organismo. Cominciamo con il dire che nella maggior parte dei casi il virus rimane asintomatico. Quando da origine a delle patologie, la più frequente è senza dubbio la mononucleosi infettiva acuta, detta più comunemente “malattia del bacio”, poiché la trasmissione avviene attraverso il contatto con la saliva. Come abbiamo accennato, il virus può però aprire la strada a patologie molto più gravi. Vediamo nel dettaglio di quali si tratta, partendo proprio dalla mononucleosi:
Come abbiamo accennato, il Virus Epstein-Barr viene trasmesso essenzialmente attraverso la saliva, vale a dire in seguito a un contatto con le secrezioni oro-faringee con un soggetto infetto. In casi molto rari questo virus può essere trasmesso anche per via ematica o in seguito a un contatto sessuale, ma si tratta di casi davvero poco frequenti.
In questo momento probabilmente ti starai chiedendo se anche tu sei stato contagiato dal virus EBV. Per riuscire a scoprirlo sarà sufficiente sottoporsi a un semplice esame del sangue per la ricerca di anticorpi diretti contro l’EBV (Anticorpi anti virus Epstein-Barr). Grazie a questo esame sarà infatti possibile confermare l’eventuale infezione.
Abbiamo visto che il virus non può essere eliminato del tutto dall’organismo dell’ospite. Il trattamento delle manifestazioni del virus, come ad esempio della mononucleosi, dipenderà dalla condizione del paziente. Nel caso della mononucleosi infettiva ad esempio è consigliato un periodo di riposo, abbinato a una sana alimentazione e a una corretta idratazione, oltre alla somministrazione di farmaci anti-infiammatori.
Scopri cosa fare in caso di herpes in gravidanza.
Il virus Epstein Barr deve il nome ai suoi scopritori, i virologi Anthony Epstein e Yvonne Barr. Questo particolare virus fa parte della famiglia degli Herpesvirus, quella che comprende malattie come varicella, fuoco di S. Antonio ed herpes alle labbra o genitale. L’EBV può dare origine a diverse patologie, alcune benigne (come la mononucleosi infettiva) altre più gravi, come alcune forme di tumori.
Come ogni altro tipo di virus dell’herpes che infettano l’uomo, anche l’EBV non può essere eliminato del tutto dall’organismo, ma rimarrà latente nelle cellule per poi riattivarsi durante in periodi vi è un abbassamento delle difese immunitarie.
La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto con la saliva. Non a caso, la mononucleosi infettiva è meglio nota anche con il nome di “malattia del bacio”. L’infezione colpisce perlopiù adolescenti e giovani adulti. Per scoprire se hai contratto il virus Epstein Barr (come il restante 90% della popolazione mondiale) è sufficiente sottoporsi a un normale esame del sangue per la ricerca degli anticorpi diretti contro l’EBV.