Virus West Nile, secondo caso in Emilia Romagna: muore un uomo di 86 anni a Bologna
Secondo decesso per il virus West Nile in Emilia Romagna, dove un uomo di 86 è morto dopo essere risultato positivo al virus ed essere stato trasferito all'ospedale Sant'Orsola di Bologna
Una patologia trasmessa dalle punture delle zanzare infette sulla quale si sta indagando molto negli ultimi mesi, il virus West Nile, ha fatto registrare una seconda vittima in Emilia Romagna: dopo il primo decesso a Reggio Emilia di una donna di 82 anni già sofferente di una grave sindrome immunodepressiva, è la volta di un uomo di 86 anni, morto all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e risultato positivo al virus West Nile.
L’uomo era stato ricoverato all’ospedale di San Giovanni in Persiceto per un’infezione respiratoria, ma i test sanitari hanno rilevato la presenza del virus West Nile; da lì, la decisione di trasferirlo al polo ospedaliero del Sant’Orsola, a Bologna, per un monitoraggio più approfondito e accertamenti continui. L’ottantaseienne, malgrado le cure, è morto stanotte per complicanze cardiovascolari, ma nel comunicato dell’Ausl bolognese i sanitari non hanno specificato se queste complicanze siano state legate al virus o meno.
Il virus West Nile è una malattia portata dalle zanzare infette che non si trasmette da uomo a uomo; nel 2010 è stata dichiarata endemica nel nostro Paese e da allora il Ministero della Salute si occupa di monitorare la situazione di contagio, specialmente tra gli animali come equini ed uccelli che possono essere facilmente infettati da questo virus perché più esposti al contagio.
Nell’uomo il virus West Nile si presenta solitamente con sintomi molto comuni quali febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e manifestazioni cutanee della cosiddetta febbre di West Nile (sintomi simili anche alla dengue, altra malattia portata dalle zanzare ed endemica e mortale in alcune zone del Sudamerica). Soltanto in alcuni casi specifici, che riguardano gli anziani e i soggetti immunodepressi, il virus West Nile può presentarsi con manifestazioni più gravi quali febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici, ma si tratta dell’1% delle persone infette.
In 1 caso su 1000, quindi rarissimamente e solo in soggetti dal sistema immunitario molto indebolito, la malattia del virus West Nile può svilupparsi in un’encefalite virale e causare danni permanenti al cervello, ma sono veramente dei casi molto rari e sporadici, che interessano determinati malati già in condizioni di salute instabili.
Il nostro consiglio preventivo è di non allarmarvi in vista di un raffreddore o di un mal di testa improvviso e di non precipitarvi a organizzare uno sterminio di massa delle zanzare; i programmi di disinfestazione sono sufficientemente efficaci e la situazione in Emilia Romagna è sotto controllo, così come nella regione limitrofa del Veneto.