Visite mediche: tempi di attesa infiniti per alcune Regioni d’Italia
Le liste di attesa del sistema sanitario pubblico sembrano essere sempre più lunghe. Ecco cosa emerge da uno studio condotto nel nostro Paese.
I tempi di attesa richiesti per sottoporsi ad alcune visite e controlli medici nel nostro Paese sono talvolta davvero infiniti. A confermare quanto molti di noi avevano già notato è uno studio di Crea (Consorzio per la ricerca economica applicata), dal quale emerge appunto che i tempi di attesa sarebbero molto lunghi per chi deve sottoporsi a degli esami medici. Un dato, quello recentemente emerso, che spinge gli esperti a sottolineare l’importanza di una maggiore occupazione e di un potenziamento della sanità pubblica, al fine di migliorare la situazione del nostro Paese.
Un modello positivo da seguire può essere l’Emilia Romagna
spiegano gli esperti
dove sono riusciti a ridurre le liste d’attesa. Occorre invertire la rotta del definanziamento del Ssn e garantire un adeguato livello occupazionale attraverso un piano di assunzioni.
Per esaminare la questione, gli autori dello studio hanno valutato i dati di quattro Regioni, ovvero Lombardia, Veneto, Lazio e Campania, ed hanno fatto una media delle attese per le diverse prestazioni sanitarie. Quanto emerge è che, purtroppo, chi deve prenotare una visita nel pubblico dovrà attendere molto tempo prima di ottenerla.
Per una rx articolare si dovranno aspettare 22,6 giorni prima di avere un appuntamento; attesa che sale a 96,2 giorni per una colonscopia. Le stesse prestazioni in intramoenia registrano attese di 4,4 e 6,7 giorni, nel privato convenzionato di 8,6 e 46,5 giorni, nel privato a pagamento a 3,3 e 10,2 giorni.
Gli esperti spiegano che negli ultimi anni i tempi di attesa sarebbero man mano sempre più aumentati, e che anche i costi delle visite sono piuttosto elevati, ma sottolineano che quelle private sono di poco più costose rispetto al ticket pagato nelle strutture pubbliche.
La sanità privata fa riferimento all’offerta pubblica per calibrare la propria e rendersi competitiva, puntando sul rapporto qualità-prezzo e dunque accorciando notevolmente, con prezzi di poco superiori al ticket, i tempi di attesa.
via | Repubblica
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