Vitamina D contro l’osteoporosi, gli integratori non servono
Quando non si è a rischio di carenze assumere supplementi non aumenta la resistenza per le ossa. Ecco per chi, invece, assumere vitamina D è importante
Assumere integratori a base di vitamina D per allontanare il rischio di osteoporosi potrebbe essere un inutile spreco di soldi. O, almeno, sono di questa opinione gli autori di uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet, secondo cui la maggior parte degli individui adulti sani non ha bisogno di assumere supplementi di questo tipo.
I nostri dati
precisa Ian Reid, esperto dell’Università di Auckland (Nuova Zelanda) e primo autore dello studio,
suggeriscono che riservare i supplementi a basse dosi di vitamina D solo per le persone che potrebbero soffrire di carenza potrebbe rendere disponibili risorse sostanziali per altri aspetti della sanità.
I benefici della vitamina D
La vitamina D, una molecola essenziale per il buon funzionamento del sistema immunitario e per ridurre il rischio di diverse malattie, incluse alcune forme di tumore, è nota soprattutto per il suo effetto sulla salute di ossa e denti. Infatti questa vitamina, prodotta dall’organismo soprattutto grazie all’esposizione ai raggi solari, favorisce l’assorbimento del calcio, a sua volta importante per la salute delle ossa. Per questo motivo la sua assunzione è spesso consigliata per prevenire l’osteoporosi, un fenomeno piuttosto frequente dopo la menopausa.
Reid e colleghi si sono concentrati proprio sull’efficacia dell’assunzione di vitamina D come strategia per rinforzare le ossa. Per farlo hanno analizzato i risultati di 23 diversi studi che in totale hanno coinvolto più di 4 mila adulti sani di età media pari a 59 anni che avevano assunto supplementi a base di questa vitamina per un periodo medio di 2 anni.
Dall’analisi è emerso che gli integratori di vitamina D non contribuiscono significativamente all’aumento della densità ossea né a livello dell’anca, né nella colonna vertebrale, nell’avambraccio o nel resto del corpo. L’unico effetto riscontrabile è un leggero aumento della densità ossea a livello del collo del femore, considerato però poco significativo dal punto di vista medico.
Come proteggere le ossa?
Sulla base di questi risultati Reid e colleghi hanno concluso che l’assunzione di vitamina D sotto forma di integratori non sortisce l’effetto sperato.
Continuare con l’uso indiscriminato della vitamina D per prevenire l’osteoporosi negli adulti che vivono nella comunità senza specifici fattori di rischio per una carenza di vitamina D sembra essere inappropriato
commenta l’esperto.
L’assunzione di integratori potrebbe avere senso solo nelle persone a rischio, cioè le donne incinte o che allattano, i bambini al di sotto dei 5 anni, le persone con la pelle scura, chi ha più di 65 anni e chi, non esponendosi mai al sole, potrebbe incorrere in carenze.
Per tutti gli altri il modo migliore per garantirsi livelli adeguati di vitamina D sono proprio dei bei bagni di sole. Naturalmente, con un’adeguata protezione che allontani i rischi associati all’esposizione ai raggi ultravioletti!
Via | Daily Mail
Foto | da Flickr di Thirteen Of Clubs