Zuccheri e carboidrati nella dieta
La scienza dell’alimentazione e il mondo delle diete dimagranti a volte mi sembrano come la politica, il tutto e il contrario di tutto. Io in questa marea di informazioni, a volte contraddittorie, preferisco affidarmi a ricerche scientifiche serie, che abbiano una metodologia di ricerca e di valutazione sensata. Oppure a fare da garanzia di serietà […]
La scienza dell’alimentazione e il mondo delle diete dimagranti a volte mi sembrano come la politica, il tutto e il contrario di tutto. Io in questa marea di informazioni, a volte contraddittorie, preferisco affidarmi a ricerche scientifiche serie, che abbiano una metodologia di ricerca e di valutazione sensata. Oppure a fare da garanzia di serietà ci deve essere uno scienziato al top. Faccio questa premessa per presentarvi Zane Andrews, neuroendocrinologo dell’università australiana di Monash.
E chi è direte voi. E’ un medico che ha pubblicato la più importante ricerca sul ruolo dei carboidrati e degli zuccheri nella dieta e nell’alimentazione, sulla prestigiosa rivista Nature. Il concetto è semplice: mangiare troppi zuccheri semplici inibisce il senso della sazietà. In maniera cronica, ovvero per ritornare ad essere normalmente sazi o digiuni, bisogna attuare una lunga disintossicazione. Insomma lo zucchero, integrale o bianco, nonchè tutti i prodotti che ne contengono, come biscotti, merendine o bibite, responsabili del nostro cibarci troppo.
Assolti ma con la condizionale gli zuccheri complessi e i carboidrati, come la pasta. Pur non causando l’eliminazione a lungo termine del senso della sazietà, debbono essere consumati con moderazione in termini di quantità ma con costanza, ovvero a tutti i pasti, per permettere all’organismo e al metabolismo di riequilibrarsi. Insomma bene la dieta mediterranea e pasta in quantità non eccessive, totalmente out lo zucchero. Ne parla l’Ansa: voi che ne pensate?